cola cola gigante
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La città

Addio Cola Cola!

La giunta Divella ha deliberato la rimozione della statua dall'ingresso della città. Il sito della scultura è un'area protetta in quanto fa parte del Parco dell'Alta Murgia

Oramai è deciso. L'enorme statua della Cola Cola sarà rimossa dall'ingresso della città.
Con delibera del 23 Marzo scorso approvata all'unanimità, la giunta Divella ha disposto che l'enorme uccello venga rimosso dal terreno sul quale è posizionato. La statua per la cui realizzazione del 2005 furono spesi parecchie migliaia di euro, sarà provvisoriamente depositata nei locali comunali dell'ex mattatoio, fuori dalla portata dei cittadini. Sebbene l'atto amministrativo indichi la provvisorietà del deposito, non c'è tuttavia nessun riferimento circa la volontà dell'Amministrazione sul futuro dell'uccello simbolo della nostra tradizione.
Come motivazione di questa scelta l'amministrazione comunale indica nella delibera "la necessità di procedere allo sgombero dell'area privata attualmente occupata dalla scultura, nel più breve tempo possibile". L'urgenza dello sgombero potrebbe essere riconducibile ad un procedimento penale in corso da parecchi mesi e del quale lo stesso atto fa menzione.
Risale al giugno 2009 la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura della Repubblica all'ex dirigente dell'Ufficio Tecnico comunale, Giovanni Lorusso, indagato per violazione della normativa di tutela del Parco dell'Alta Murgia. La statua, secondo la Procura, si troverebbe in un'area tutelata dalla legge.
L'area in cui venne collocata la Cola Cola dall'ex sindaco Vendola fu identificata quale luogo strategico per la promozione territoriale ma provvisorio in vista dell'intervento urbano che l'ingresso della città avrebbe subito. Con l'esecuzione del piano triennale delle opere pubbliche l'amministrazione Vendola era intenzionata a riqualificare l'ingresso di Via Bari offrendo una collocazione adeguata alla grande Cola Cola. Perciò venne preso in fitto il terreno dov'è attualmente collocata, corrispondendo un canone annuale di 1500 € al proprietario del suolo.
A breve l'enorme fischietto che non suscitò le simpatie di tutti quando fece la sua comparsa, sarà depositato nell'ex mattatoio. Concordi o meno sulla sua presenza all'ingresso della città una cosa è certa: non c'è luogo peggiore dove l'uccello simbolo della nostra identità di popolo possa esser rinchiuso!
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