Catture di rumori

«L'integrazione percettiva delle dimensioni sensoriali - scrive Lino Scarnera nella sua recensione - può essere infranta dai processi creativi in modo tale che immagini, suoni, odori, sapori, sensazioni tattili ed enterocettive possano presentarsi alla percezione dissociati gli uni dagli altri; facendo in modo che l'unità costitutiva della percezione del reale venga ad essere attraversata da effrazioni che rendano possibile l'analisi e la descrizione delle "immagini dei suoni", come pure dei "suoni delle immagini", degli "odori delle sensazioni", dei "sapori dei colori", e così via. In questo modo le creazioni artistiche possono sorprendere ed affascinare, rivelando ulteriori dimensioni di significato agli universi percettivi e di significato ordinariamente percepiti». Catture di rumori è una mostra che si può «ascoltare con gli occhi» e «vedere con le orecchie».