Scuole, la delusione socialista

Dal Governo niente soldi per la messa in sicurezza delle scuole

sabato 19 luglio 2014 16.00
A cura di Antonella Testini
Il governo Renzi sblocca un miliardo di euro dal patto di stabilità per le scuole italiane e invia a Gravina 300.000 euro per rendere più belli gli istituti scolastici, ma il partito socialista non ci sta.

I toni trionfalistici usati da Palazzo di città per annunciare l'arrivo di risorse fresche per le scuole gravinesi non hanno convinto i responsabili del partito socialista secondo il percorso avviato dalla pubblica amministrazione "denota un'inefficienza della macchina amministrativa che, da sempre, va a gravare sulle tasche dei contribuenti".
Ricostruendo la vicenda, i socialisti sottolineano che, per quanto sia stata giusta la scelta di candidare la scuola Montemurro ai finanziamenti del Governo, il percorso individuato dagli uffici è quanto meno discutibile.
Nello specifico: la Presidenza del Consiglio aveva invitato i sindaci ad inviare le proposte progettuali entro il 23 maggio candidandole a tre tipologie di finanziamento: scuole belle, scuole sicure e scuole nuove. Quattro le modalità di accesso ai finanziamenti a disposizione delle amministrazioni: chiedere lo sblocco del Patto di Stabilità e partire con i lavori; finanziare l'opera con fondi comunali e chiedere l'esclusione dal Patto di Stabilità ed eventualmente chiedere il finanziamento allo Stato per coprire una parte dell'importo del progetto; oppure il Comune chiede una parte degli importi necessari a completare l'opera per cui ha già richiesto altre somme ad altri enti; infine chiedere il finanziamento integrale per coprire l'importo totale del progetto allo Stato.

Una strada che, secondo il partito socialista non ha dato i frutti sperati, facendo arrivare solo i soldi destinati dal capitolo "scuole belle" da utilizzare per la tinteggiature e piccola manutenzione degli istituti senza invece attingere nemmeno un euro per la realizzazione di nuove scuole o ancora meglio per le scuole sicure così da poter far fronte alla messa in sicurezza di viversi istituti scolastici.

In definitiva dei quasi 70 milioni di euro che arriveranno in Puglia, a Gravina sono destinati pochi spiccioli contrariamente a quanto avvenuto in altre città pugliesi dove sono arrivate somme cospicue per la messa in sicurezza e addirittura la realizzazione di nuovi istituti.
"La proposta già da tempo formulata al sindaco – scrivono in conclusione i socialisti sottolineando la loro delusione - consiste nell'istituzione di gruppi di lavoro costituiti da personale competente in vari ambiti cui affidare incarichi di responsabilità finalizzati al reperimento di fondi da destinare alla realizzazione di interventi riportati su un cronoprogramma dettagliato: così facendo sarà possibile perseguire quell'obiettivo che Gravina si auspica dalla notte dei tempi".