La Basilicata sostiene Gravina 2028

La capitale della cultura cerniera fra regioni

giovedì 25 settembre 2025 19.03
La Regione Basilicata sostiene la candidatura di Gravina in Puglia a Capitale italiana della Cultura 2028.

È un appoggio convinto e caloroso quello che giunge dalle massime autorità lucane, nelle persone del Presidente del Consiglio Regionale Marcello Pittella e del Presidente della IV Commissione, l'irsinese Nicola Morea, promotore dell'iniziativa di portare le istanze gravinesi nei palazzi di governo lucani.

Il riscontro positivo giunge in nome del ruolo di Gravina quale cerniera geografica, storica, culturale ed economica fra le due regioni: Gravina come porta che si apre tra il pre-Appennino lucano e la Murgia; porta del Parco dell'Alta Murgia, oggi Geoparco Unesco, che abbraccia i tredici Comuni pugliesi, già uniti nel condividere la sfida della candidatura. Una cerniera tra epoche e luoghi, che supera i confini e i limiti trasformandoli in spazi di dialogo, di interazione e di scambio.

"La notizia del sostegno della Basilicata a Gravina è uno splendido risultato che non giunge casualmente, ma è il frutto di sinergie territoriali costruite nel tempo – è il commento del sindaco Fedele Lagreca – che vedono ancora una volta la nostra Città in grado di andare oltre le barriere amministrative e burocratiche, per dare valore alla nostra tradizionale vocazione: quella di una realtà capace di essere punto di riferimento di regioni diverse. Ringrazio sentitamente il Presidente Pittella e l'amico Nicola Morea, che ha sposato da subito il nostro progetto, trovando ascolto e apprezzamento nelle sedi istituzionali lucane".

"Sin dall'inizio la candidatura a Capitale della Cultura non è stata di una sola Città, ma di un intero territorio – dichiara il consigliere delegato Ignazio Lovero – e oggi questo territorio va oltre le Murge e la Puglia per abbracciare anche la Basilicata. Irsina e Gravina, entrambe fra i Borghi più Belli d'Italia, sono sorelle unite da antichi legami storici e culturali: un sodalizio che ora si allarga all'intera regione e che ci permette di guardare alla competizione con rinnovata fiducia e speranza".