Michele Nardulli
Michele Nardulli
Passeggiando con la storia

Michele Nardulli, sesto ed ultimo Presidente della Banca Cooperativa Agraria

Rubrica “Passeggiando con la storia” a cura di Giuseppe Massari

Volendo continuare a percorrere le tappe storiche, a volte gloriose, a volte buie, della Banca Cooperativa Agraria, fondata il 1° gennaio 1883, come sappiamo, dall'illustre, illuminato e lungimirante cittadino gravinese, Michelangelo Calderoni Martini, puntiamo, ora, l'attenzione sull'ultimo e sesto presidente dell'Istituto, il geometra Michele Nardulli che, di fatto, sancì la fine della creatura voluta dal Calderoni e la nascita della Banca Popolare della Murgia, attraverso la fusione con la Banca Mutua Popolare Cooperativa di Altamura.

Michele Nardulli nacque a Gravina il 26 dicembre 1914, in quello che, un tempo, fu il palazzo della famiglia Scacchi, dove nacque il futuro scienziato Arcangelo, da Giuseppe e Grazia Paternoster. Ultimo di sei figli, tra cui un fratello sacerdote, don Nicola, Canonico del Capitolo Cattedrale, Parrocco della Parrocchia di Sant'Agostino,dal 12 agosto 1950 fino al 18 dicembre 1969 e una sorella fattasi suora di clausura, presso il convento delle Carmelitane di Gravina, con il nome di Suor Maria Letizia di Santa Teresina, divenendo, intorno agli anni 50 Priora della Comunità religiosa.

Diplomatosi geometra presso l'Istituto Tecnico Giulio Cesare di Bari, fu allievo ufficiale, nel biennio 1935 – 1936 a Pavia e sottotenente a Trani. Nel 1939 fu inviato in Albania e nel 1940 partecipò alla guerra contro la Grecia e si distinse per meriti e atti di valore, tanto da meritasi una medaglia. A guerra ultimata tornò nella sua città per dedicarsi interamente alla conduzione dell'azienda agricola di famiglia. Nel 1953 convolò a nozze con la signorina Serenelli di Torchiarolo, in provincia di Brindisi, da cui ebbe tre figli: Salvatore, Grazia Maria e Ilde.
Iniziò a muovere i primi passi all'interno dell'Istituto, prima come vice presidente del Dott. Giuseppe Marchetti, divenuto presidente nella tornata del 20 aprile 1967, dopo la morte di Emanuele D'Ecclesiis, avvenuta, presso la sua abitazione, il 12 marzo 1967 e, presidente, successivamente, dal 28 marzo 1968. Nel suo primo anno di presidenza dovette affrontare la magrissima annata agraria, funestata da una siccità straordinaria. La Banca, perciò, si fece promotrice di iniziative atte ad alleviare le difficoltà finanziarie degli agricoltori, maggiori e massimi rappresentanti della clientela, ottenendo dal Ministero dell'Agricoltura l'assegnazione di contributi.

L'anno successivo, fu più positivo. Sia per l'Istituto e sia per gli stessi agricoltori, tanto che , con una opportuna sottoscrizione del valore di 54.780.000, pari ad un numero di 54.870 azioni da mille lire casauna, il capitale sociale passa da 37.630.000 milioni di lire a 92.500.000. Intanto, Nardulli, come si evince dagli atti dell'archivio storico: relazioni e bilanci è impegnato sul fronte della fusione con la Banca Mutua Popolare Cooperativa di Altamura.

Infatti, nella seduta del Consiglio d'Amministrazione de la "Banca noste", il 21 febbraio 1972, all'unanimità, viene approvata la proposta di fusione con l'Istituto altamurano, con la costituzione di una nuova Banca, la cui ragione sociale sarà Banca Popolare della Murgia, Società Cooperativa a responsabilità limitata, con sede sociale Altamura. Cinquant'anni fa fu scritta la parola fine alla sua esistenza e alle ragioni che furono alla base della sua fondazione.

Dopo quasi 90 anni di vita della Banca Cooperativa Agraria, ci fu l'irreversibile punto di svolta, forse doloroso, determinato da una serie di ragioni: di debolezza, di campanilismo o di supremazia altrui? Non lo sapremo mai e né vogliamo saperlo. Ci piace pensare, immaginare ed essere confortati da quelle che potettero essere ragioni economiche, imposte, anche, dai governi nazionali, dalle politiche internazionali ed europee, visto che l'utopia Europa politica cedeva il passo a quella miope e disastrosa dei grossi interessi e potentati economici, diventati colossi voraci dei deboli e dei piccoli impresari.

Michele Nardulli, nel frattempo, diventato Vice Presidente della Banca Popolare della Murgia, il 5 agosto 1979, a causa di un incidente stradale, fu strappato all'affetto dei suoi familiari, dei suoi amici, dei suoi collaboratori, del personale bancario, degli amici ed estimatori. Chi lo ha conosciuto, lo ricorda come persona riservata, di poche parole, sempre pronto al dialogo con tutti e al rispetto dei valori e dei rapporti umani.
4 fotopasseggiando con la storia - Michele Nardulli
passeggiando con la storia - Michele Nardullipasseggiando con la storia - Michele Nardullipasseggiando con la storia - Michele Nardullitarga scacchi su palazzo Nardulli
  • Giuseppe Massari
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