passeggiando con la storia- archivio fondazione Santomasi
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Passeggiando con la storia

L’Archivio Storico della Fondazione Pomarici Santomasi

Rubrica “Passeggiando con la storia” a cura di Giuseppe Massari

Pochi volumi e numerose cartelle di fogli e fascicoli cartacei costituiscono la sezione dell'Archivio Storico della Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi" di Gravina in Puglia. Esso si è venuto costituendo con le periodiche donazioni di famiglie e di singoli cittadini benemeriti di Gravina, che hanno voluto legare quanto da loro prodotto o acquisito in favore di questo Ente Morale per il beneficio dell'intera cittadinanza. Fra le varie famiglie, la prima a costituire il nucleo di questo fondo fu quella dei Pomarici Santomasi, che ha contato fra i suoi componenti uomini di particolare sensibilità, dediti alle memorie di famiglia, cultori di varie arti (giurisprudenza, commedia, tragedia, musica, poesia), oltre che esponenti di cariche ecclesiastiche.

A questa nobile progenie vanno aggiunte quelle dei Pellicciari, Calderoni Martini, Lettieri, Tarantino, Jannuzzi, Scacchi, Nardone, Desiante ed ultimamente D'Ecclesiis. Degni di segnalazione, fra i primi, sono soprattutto gli estratti dei Registri Angioini, della Camera della Sommaria, del Collaterale e di altre sezioni dell'Archivio di Stato di Napoli. Sono le copie manoscritte, commissionate tra il 1930 ed il 1933 dall'On. Pasquale Calderoni Martini a Riccardo Bevere dell'Archivio di Stato di Napoli. Detti estratti rivestono una duplice importanza. Prima di tutto per il valore prettamente storico delle notizie utili alla ricostruzione del nostro passato; l'altro di unicità archivistica, in quanto sappiamo che gran parte dell'Archivio di Stato di Napoli andò distrutto durante la II Guerra Mondiale con un' incendio esecrabile provocato dalle truppe tedesche nel settembre del 1943.

Nello specifico, per esempio, il carteggio Calderoni Martini, composto da 105 fascicoli, (secolo XVII – 1929), riguarda, in prevalenza, i maggiori esponenti della famiglia (legata da rapporti di parentela ai Pomarici Santomasi); Francesco Antonio, Michelangelo e Pasquale, che ricoprirono importanti cariche pubbliche in città. Il fondo Jannuzzi, formato da 18 cartelle e 189 fascicoli, (1769 – 1943), si compone di carte riguardanti la gestione dei beni di famiglia; atti processuali, corrispondenza privata e fotografie; registri e corrispondenza della ditta commerciale diretta da Leone ed Oscar Jannuzzi; appunti delle lezioni di Stefano Jannuzzi (1838 – 1906), docente di Diritto romano e di Diritto e Procedura civile presso l'Università di Napoli.

Del carteggio di Maurizio Lettieri, i dati complessivi: 24 fascicoli (1829 – 1896), sono comprensivi: Studi, traduzioni, appunti e, in minima parte, corrispondenza di colui che fu docente di lingua araba presso l'Universotà di Napoli. Di Domenico Nardone, medico, uomo politico e storico sono stati inventariati documenti pari a 28 fascicoli, distribuiti nell'arco del XX secolo scorso. La documentazione è costituita essenzialmente da appunti di lavoro, di trascrizioni e copie di documenti riguardanti la storia di Gravina, nonché dalle bozze della pubblicazione.
Per quanto riguarda i Pomarici Santomasi, antico casato di origini calabrese, stabilitosi a Gravina intorno al XVII secolo, il carteggio, comprensivo di 113 fascicoli e 14 cartelle (1606 – 1917), è ricco di documenti riferiti alla storia della famiglia, alla notorietà ed impegno di alcuni membri di essa, soprattutto nell'ambito di rapporti con autorità pubbliche, civili ed ecclesiastiche. Nonchè carte riguardanti la gestione e l'amministrazione dei propri beni, componimenti poetici e musicali; appunti di lezioni.

Concludendo questo excursus sulla più importante documentazione archivistica dell'Ente, troviamo il materiale riferito e riguardante Arcangelo Scacchi, riversato ed inventariato in 20 fascicoli, racchiusi nel periodo che va dal 1757 al 1911. La documentazione riguarda, principalmente, la carriera universitaria dello scienziato gravinese (1810 – 1893), quando, tra l'altro, ha ricoperto la cattedra di mineralogia e rettore dell'Università di Napoli, nominato per meriti scientifici Senatore del Regno d'Italia. Si conservano, anche, quaderni di contabilità domestica di casa Scacchi, diari e corrispondenza.

Sempre fra i primi pezzi sono da annoverare 3 volumi di Protocolli Notarili dei sec. XVII, XVIII e XIX. Di interesse esclusivamente locale sono lo Statuto Municipale di Gravina del 1560 (il cosìdetto "Libro rosso"), l'Apprezzo della Città di Gravina di Virgilio De Marino del 1608, le Carte dotali dei secoli XVI, XVII e XVIII, le composizioni musicali di insigni musicisti (Salvatore Fighera, Domenico e Giacomo Lapolla ed Antonio Pomarici Santomasi), documenti sul brigantaggio, ecc…
Inoltre come pezzi di datazione più alta si conservano lo Statuto della Città di Muro del 1394 e le Norme per un vivere cristiano dell'Abate Bernardo del 1492 ed il Fondo dello storico locale Domenico Nardone, comprensivo degli appunti per la stesura e le copie delle bozze del volume "Notizie storiche sulla Città di Gravina" di cui, nel 1943, donò la proprietà letteraria, alla Fondazione.

Nel marzo del 1991, la Fondazione ha avuto dall'Assessorato alla Cultura della Regione Puglia un contributo per il riordino e l'inventario dell'Archivio Storico. ha affidato ad un gruppo di esperti il compito di riordinare ed inventariare l'Archivio Storico. I lavori di riordino ed inventariazione sono stati affidati ad un gruppo di esperti sotto la direzione della Soprintendenza Archivistica della Puglia e si sono conclusi nel mese di giugno del 1992. Anche l'Archivio della Fondazione, come la Biblioteca, ha avuto il riconoscimento di "Interesse locale" con Decreto del Presidente della Giunta della Regione Puglia n. 166 del 9 Aprile 1986.

Tale riconoscimento ha anche permesso di recente, con appositi finanziamenti regionali, il restauro di pergamene e di materiale cartaceo dell'Archivio. L'opera di restauro è stato eseguito nel 1996 presso il laboratorio de Santuario Benedettino della "Madonna della Scala" di Noci. Recentemente ha avuto anche il riconoscimento di "Archivio Storico" da parte del Ministero dei Beni e Attività Culturali per il tramite della Soprintendenza Archivistica della Puglia.
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  • Giuseppe Massari
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