Lettere alla redazione

Parliamo di commercio...

Tra critiche e scarsi guadagni

Gentile Redazione

e cittadinanza intera, so che in questo periodo il commercio è in una situazione davvero pessima però ho voluto aprire un'attività diversa dal solito, un negozio fuori dal comune dove velocemente si adatta alle esigenze del cliente ma che in linea di massima tratta articoli basati sulla storia, con articoli di souvenir sia storici che cittadini, naturalmente originali e prodotti in loco.
Dopo alcuni mesi mi vedo costretto a chiudere perché il cliente gravinese si comporta in modo veramente fuori dal comune e questo lo fa anche contro le imprese di volontariato e contro le istituzioni. Critica e non produce né opere né reddito, anzi, chi può, spende alle città vicine facendo arricchire le casse comunali dei vicini. Non si rende conto che la transumanza dello shopping non porta guadagno alla propria città? Non si rende conto che senza soldi in cassa il comune non può adempiere la normale manutenzione della città e deve aumentare le tasse?

Che cosa centra il commercio con il comune?

Centra eccome, se spendete nella vostra città, il commerciante versa la sua parte di tasse al comune, mentre se non lo fate, è costretto a chiudere e il comune non incassa le tasse, deve ripartire il mancato introito tra quelli rimasti che pagano aumentandogli le tasse, non solo al commerciante ma anche al cittadino. Naturalmente il commerciante che può permetterselo apre in una città vicina e tutti i gravinesi che prima lo avvilivano nella loro città adesso corrono da lui. E così quel commerciante verserà la sua parte di tasse al comune, dove ha il negozio e non nella nostra città.
Se qualche iniziativa di volontariato di qualche associazione fa qualche cosa di buono invece di dire grazie, stanno lì a fare i criticoni e basta, fantasticando quanto possono avere guadagnato.
Non vi pare di cominciare a dire basta? Di cominciare a rimboccarsi le maniche in tutti i sensi e darsi da fare? Vi allego una foto in cui vi faccio capire come funziona, la situazione commerciale a Gravina in Puglia, aggiungo l'ultima lamentela : "Hai visto che prezzi? chissà quanto guadagna questo qui".

"Chissà come fa a tirare avanti" aggiungo io. Ho anche scritto a striscia la notizia chiedendo un tapiro in nome dei commercianti e associazioni di volontariato di Gravina e gli ho mandato la stessa foto, adesso aspetto di sentire tutte le vostre critiche, anche se le immagino già, siamo ladri, siamo truffatori e non paghiamo le tasse, associazioni comprese.


di Rocco Michele Renna
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