Eventi
Voila' au théâtre Vida “Monsieur Masure”
Tre serie di applausi per la compagnia Colpi di Scena
Gravina - lunedì 20 febbraio 2012
16.17
Era un universo a loro sconosciuto. O meglio così volevano farci credere quando hanno tenuto a precisare che non avevano mai recitato "farse". Si sono approcciati in punta di piedi a quel genere teatrale che temevano potesse non attagliarsi alla recitazione targata Colpi di Scena. La modestia e la semplicità di tre grandi persone, dal punto di vista umano prima e artistico poi, è risultata evidente anche in questa occasione.
Ma a noi ancora una volta ha stupito il contrario. Sembravano invece nati per la commedia dell'equivoco!
Michele Mindicini, Elisabetta Rubini e Sergio Casareale: a recitare nel nuovo lavoro della Compagnia teatrale Colpi di Scena, Monsieur Masure, solo i tre adulti della "Famigghj de fatue".
Roba da grandi? Affermativa o negativa che sia la risposta, la performance non ha lasciato dubbi. I tre "eletti" erano perfetti per quel ruolo. Il copione imponeva tre personaggi, così il regista Michele Mindicini ha voluto "somministrare" ai due colleghi Rubini e Casareale un test, un ruolo diverso dai soliti interpretati; e in prima persona Michele è tornato a cimentarsi nella recitazione dopo qualche anno dedicato alla sola regia.
Come impone il cliché delle migliori farse, il tutto nasce da un equivoco di fondo che si svilupperà al punto da sconvolgere la routine. E per fortuna che è arrivata quella ventata di novità ad invadere la quotidianità: è merito di un sonnifero se i due coniugi torneranno a "sopportarsi"; alle volte conviene tener stretto ciò che diamo per scontato, perché fuori il mondo è ben peggiore.
Una riflessione finale forse inaspettata se consideriamo la stravaganza dei personaggi. E così abbiamo avuto modo di apprezzare un Sergio Casareale bislacco e sull'ubriaco-narcotizzato andante che ci ha fatto sorridere; una Elisabetta Rubini nel suo ruolo di moglie insoddisfatta, capricciosa e borghese al punto giusto come la trama richiedeva; un Michele Mindicini che ha affiancato all'interpretazione prevalente del burbero uomo d'affari, un marito dalla vocina querula e sdolcinata: neppure utilizzando la fantasia avremmo mai pensato che quel suono soave potesse essere emesso dalle corde vocali di Michele/Pierre.
La voluta caricatura dei personaggi, scelta registica azzeccata, gli aspetti comici della vicenda, la ricchezza di movimenti durante i dialoghi, la recitazione enfatica e il ritmo incalzante hanno reso il nuovo lavoro e la nuova veste indossata dai personaggi molto gradevole.
Tre sono state le repliche dello spettacolo Monsieur Masure, tre prove da sforzo a ridosso di poche ore l'una dall'altra, che sono costate qualche imprecisione proprio nella serata finale, quella in cui la stanchezza maggiore si è fatta sentire. Questo è quello che ci hanno comunicato loro a fine spettacolo. Noi nonostante fossimo comodamente seduti e probabilmente molto meno stanchi, non ce ne siamo accorti. Come avremmo potuto? Ancora una volta grazie alla bravura dei protagonisti, l'immersione dello spettatore nella commedia è stata completa, una vera irruzione dei personaggi e della storia ha fatto breccia in ognuno di noi.
Ma a noi ancora una volta ha stupito il contrario. Sembravano invece nati per la commedia dell'equivoco!
Michele Mindicini, Elisabetta Rubini e Sergio Casareale: a recitare nel nuovo lavoro della Compagnia teatrale Colpi di Scena, Monsieur Masure, solo i tre adulti della "Famigghj de fatue".
Roba da grandi? Affermativa o negativa che sia la risposta, la performance non ha lasciato dubbi. I tre "eletti" erano perfetti per quel ruolo. Il copione imponeva tre personaggi, così il regista Michele Mindicini ha voluto "somministrare" ai due colleghi Rubini e Casareale un test, un ruolo diverso dai soliti interpretati; e in prima persona Michele è tornato a cimentarsi nella recitazione dopo qualche anno dedicato alla sola regia.
Come impone il cliché delle migliori farse, il tutto nasce da un equivoco di fondo che si svilupperà al punto da sconvolgere la routine. E per fortuna che è arrivata quella ventata di novità ad invadere la quotidianità: è merito di un sonnifero se i due coniugi torneranno a "sopportarsi"; alle volte conviene tener stretto ciò che diamo per scontato, perché fuori il mondo è ben peggiore.
Una riflessione finale forse inaspettata se consideriamo la stravaganza dei personaggi. E così abbiamo avuto modo di apprezzare un Sergio Casareale bislacco e sull'ubriaco-narcotizzato andante che ci ha fatto sorridere; una Elisabetta Rubini nel suo ruolo di moglie insoddisfatta, capricciosa e borghese al punto giusto come la trama richiedeva; un Michele Mindicini che ha affiancato all'interpretazione prevalente del burbero uomo d'affari, un marito dalla vocina querula e sdolcinata: neppure utilizzando la fantasia avremmo mai pensato che quel suono soave potesse essere emesso dalle corde vocali di Michele/Pierre.
La voluta caricatura dei personaggi, scelta registica azzeccata, gli aspetti comici della vicenda, la ricchezza di movimenti durante i dialoghi, la recitazione enfatica e il ritmo incalzante hanno reso il nuovo lavoro e la nuova veste indossata dai personaggi molto gradevole.
Tre sono state le repliche dello spettacolo Monsieur Masure, tre prove da sforzo a ridosso di poche ore l'una dall'altra, che sono costate qualche imprecisione proprio nella serata finale, quella in cui la stanchezza maggiore si è fatta sentire. Questo è quello che ci hanno comunicato loro a fine spettacolo. Noi nonostante fossimo comodamente seduti e probabilmente molto meno stanchi, non ce ne siamo accorti. Come avremmo potuto? Ancora una volta grazie alla bravura dei protagonisti, l'immersione dello spettatore nella commedia è stata completa, una vera irruzione dei personaggi e della storia ha fatto breccia in ognuno di noi.