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Palazzo di città

Variante B2, parla il sindaco

"Porteremo la questione in consiglio". Mera presa d'atto o avvio di un confronto più ampio?

"Andremo in consiglio comunale".

A pochi giorni dall'approvazione definitiva da parte della regione Puglia della variante urbanistica in zona B2, a Palazzo di città gli animi sembrano un po' agitati. Sebbene per l'approvazione definitiva da parte dell'amministrazione comunale basterebbe una delibera di giunta, il sindaco Valente, raggiunto telefonicamente prima della partenza per le vacanze, ha ribadito a più riprese la volontà da parte della sua maggioranza di sottoporre il provvedimento regionale all'attenzione del consiglio comunale: "Porteremo in consiglio la delibera 1347 e discuteremo in quella sede il provvedimento così come è stato approvato", conferma il primo cittadino.

Resta da capire se nelle intenzioni del sindaco ci sia solo la voglia di procedere con una semplice presa d'atto del lavoro fatto dalla giunta regionale o, invece, di portarsi avanti con il lavoro e intavolare una vera discussione per risolvere le tante questioni rimaste ancora in sospeso. Il sindaco è intenzionato ad affrontare la questione nel primo consiglio comunale utile, forse già al rientro dalle ferie, e deciso a chiedere ai proprietari delle aree di presentare un piano particolareggiato della zona B2. Prima però l'intera amministrazione comunale dovrà capire come e quando mettere in pratica tutte le prescrizioni inviate dalla regione e intavolare un dialogo con i proprietari dei suoli, sia con coloro che hanno atteso anni prima di procedere alla realizzazione degli immobili, sia con quanti, ansiosi di vedere le loro residenze, hanno spinto sull'acceleratore e provveduto a realizzare case e alloggi in barba alla legge.

Ed è proprio su questo punto che le idee si fanno ancora più confuse: "La Regione ha ridistribuito le volumetrie- sostiene il sindaco - ed a noi e ai proprietari tocca solo applicare quanto dettato dalla Regione". Più pragmatico il dirigente di settore, Michele Stasi, che in attesa di istruzioni dalla giunta comunale si limita a far sapere che l'amministrazione dovrà provvedere alla presa d'atto del deliberato regionale inserendo le prescrizioni mosse già alcuni anni fa dalla stessa Regione sul ridimensionamento degli indici di fabbricabilità.
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