
Scuola e Università
Settimana corta alla Savio-Fiore, gruppo di genitori è contrario
Lettera e raccolta di firme. Risponde la dirigente scolastica
Gravina - martedì 20 luglio 2021
10.35
La proposta di settimana corta varata dal consiglio del circolo scolastico Savio- Fiore per l'anno scolastico 2021 2022 non piace a tutti i genitori, che hanno deciso di protestare e far valere le proprie ragioni. La nuova organizzazione è stata approvata dal consiglio di circolo (delibera n°44 del 25/06/2021). I genitori spiegano il loro punto di vista con una serie di motivazioni.
Innanzitutto- scrivono- ci sono delle ragioni che riguardano la salute dei bambini. Infatti - spiega il gruppo di genitori- "con l'approssimarsi dell'inizio del nuovo anno scolastico, e visti i recenti dati che indicano un aumento dei contagi da varianti, si presume che i nostri figli saranno costretti a rimanere in aula con la mascherina un'ora in più al giorno dalle 8:00 alle 13:30". Una circostanza che -secondo alcuni studi riportati dal gruppo di protesta- causerebbe nei bambini difficoltà "respiratorie, irritazioni e difficoltà nell'apprendimento". Ad avvalorare le parole degli scriventi ci sarebbero le osservazioni dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e del Dott. Bassetti, direttore della clinica Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova. Ma a risentirne sarebbe anche l'apprendimento degli alunni.
E per avvalorare tale tesi, i genitori si sono rivolti alla pediatra Raguso che ha confermato come "con l'orario giornaliero oneroso, può verificarsi un abbassamento del livello di attenzione e quindi del rendimento scolastico". Senza voler entrare nel merito di alunni con particolari problematiche, costretti a dover cambiare scuola perché i nuovi orari non si confanno alle specifiche esigenze. Ciò che più di tutto non è andato giù al gruppo di genitori contrari alla settimana corta, sono stati i tempi e le modalità con cui si è presa questa decisione, ignorando quanto proposto negli open day tenutisi a dicembre, nei quali la proposta oraria era diversa, con "le famiglie che avevano preiscritto i loro figli alla luce di quell'offerta formativa e che adesso se ne ritrovano una totalmente differente, andando incontro a non pochi disagi".
Da qui la richiesta con tanto di raccolta firme affinché la delibera "venga posticipata alla fine dell'emergenza Covid, così da non creare ulteriori problemi ai bambini che frequentano questa scuola".
Di parere opposto, invece, la dirigente scolastica del circolo Savio Fiore, Antonella Accettura. "Il circolo didattico Savio-Fiore si duole del tentativo posto in essere da alcuni genitori di condizionare le decisioni assunte legittimamente dagli organi collegiali", dice Accettura, che sottolinea come "ripetutamente ha offerto la propria incessante disponibilità non solo a spiegare le ragioni di una scelta organizzativa che si ripercuote beneficamente sulle attività scolastiche, ma anche a garantire nella giornata del sabato delle attività extracurriculari, venendo incontro alle eventuali necessità delle famiglie. A questo si aggiunga che il modello della settimana corta è diffuso su tutto il territorio nazionale e –sottolinea la dirigente – "non depaupera il servizio offerto, ma anzi ne consente il rafforzamento".
La Ds Accettura è convinta della bontà della scelta, socializzata e condivisa con gli organi decisionali della scuola. "L'assunzione del provvedimento è avvenuta attraverso una delibera a maggioranza del consiglio di Circolo e con l'unanime parere positivo del Collegio dei Docenti". Insomma, per la dirigente non si tratta di un atto autoritario, ma di una decisione condivisa e quindi invita le famiglie al rispetto delle regole e delle istituzioni: "è il primo insegnamento che la scuola si pone e si augura che le famiglie siano in grado di fornire la propria collaborazione e il buon esempio".
Innanzitutto- scrivono- ci sono delle ragioni che riguardano la salute dei bambini. Infatti - spiega il gruppo di genitori- "con l'approssimarsi dell'inizio del nuovo anno scolastico, e visti i recenti dati che indicano un aumento dei contagi da varianti, si presume che i nostri figli saranno costretti a rimanere in aula con la mascherina un'ora in più al giorno dalle 8:00 alle 13:30". Una circostanza che -secondo alcuni studi riportati dal gruppo di protesta- causerebbe nei bambini difficoltà "respiratorie, irritazioni e difficoltà nell'apprendimento". Ad avvalorare le parole degli scriventi ci sarebbero le osservazioni dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e del Dott. Bassetti, direttore della clinica Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova. Ma a risentirne sarebbe anche l'apprendimento degli alunni.
E per avvalorare tale tesi, i genitori si sono rivolti alla pediatra Raguso che ha confermato come "con l'orario giornaliero oneroso, può verificarsi un abbassamento del livello di attenzione e quindi del rendimento scolastico". Senza voler entrare nel merito di alunni con particolari problematiche, costretti a dover cambiare scuola perché i nuovi orari non si confanno alle specifiche esigenze. Ciò che più di tutto non è andato giù al gruppo di genitori contrari alla settimana corta, sono stati i tempi e le modalità con cui si è presa questa decisione, ignorando quanto proposto negli open day tenutisi a dicembre, nei quali la proposta oraria era diversa, con "le famiglie che avevano preiscritto i loro figli alla luce di quell'offerta formativa e che adesso se ne ritrovano una totalmente differente, andando incontro a non pochi disagi".
Da qui la richiesta con tanto di raccolta firme affinché la delibera "venga posticipata alla fine dell'emergenza Covid, così da non creare ulteriori problemi ai bambini che frequentano questa scuola".
Di parere opposto, invece, la dirigente scolastica del circolo Savio Fiore, Antonella Accettura. "Il circolo didattico Savio-Fiore si duole del tentativo posto in essere da alcuni genitori di condizionare le decisioni assunte legittimamente dagli organi collegiali", dice Accettura, che sottolinea come "ripetutamente ha offerto la propria incessante disponibilità non solo a spiegare le ragioni di una scelta organizzativa che si ripercuote beneficamente sulle attività scolastiche, ma anche a garantire nella giornata del sabato delle attività extracurriculari, venendo incontro alle eventuali necessità delle famiglie. A questo si aggiunga che il modello della settimana corta è diffuso su tutto il territorio nazionale e –sottolinea la dirigente – "non depaupera il servizio offerto, ma anzi ne consente il rafforzamento".
La Ds Accettura è convinta della bontà della scelta, socializzata e condivisa con gli organi decisionali della scuola. "L'assunzione del provvedimento è avvenuta attraverso una delibera a maggioranza del consiglio di Circolo e con l'unanime parere positivo del Collegio dei Docenti". Insomma, per la dirigente non si tratta di un atto autoritario, ma di una decisione condivisa e quindi invita le famiglie al rispetto delle regole e delle istituzioni: "è il primo insegnamento che la scuola si pone e si augura che le famiglie siano in grado di fornire la propria collaborazione e il buon esempio".