La città
Regolamento Tari, proroga del governo
Non ci saranno aumenti per la tassa sui rifiuti
Gravina - venerdì 2 luglio 2021
19.34
Pericolo scampato. Non ci dovrebbero essere aumenti per le tariffe Tari. Dopo una lunga e convulsa giornata l'amministrazione comunale, di concerto con gli uffici e le commissioni consiliari, è riuscita a trovare la quadratura del cerchio per evitare quei paventati aumenti della tassa sui rifiuti, sia per le utenze private che per quelle non domestiche, che avevano fatto alzare le barricate in consiglio comunale.
A partire dal consigliere Cardascia che aveva sollevato una eccezione di inammissibilità della proposta portata all'attenzione del consiglio comunale, poiché non corredata correttamente per consentire ai consiglieri di esprimersi sul punto all'ordine del giorno. Ma anche nel merito l'esponente dei Dem aveva già preannunciato il proprio disappunto per un provvedimento che avrebbe portato ad aumento corposi per le tasche dei cittadini. "approvare quelle tariffe è un danno per la città" - aveva dichiarato il consigliere Pd.
E sulla legittimità o meno dei punti all'ordine del giorno relativi alla Tari il consiglio si è dato battaglia. Più volte, infatti, dai banchi della minoranza, i consiglieri Lorusso, Cataldi, Simone e Lovero hanno tirato in ballo gli uffici, affinchè dessero delucidazioni sulla proposta Cardascia e sulla istruttoria dei punti, mancanti del solito parere del collegio dei revisori dei conti, (per alcuni obbligatorio e acquisito, per altri o non necessario oppure non ancora pervenuto). Insomma, un tira e molla tra maggioranza e opposizione con il sindaco che continuava a ribadire la quasi certezza che da Roma avrebbero rinviato la scadenza delle modifiche al regolamento Tari, con, quindi la possibilità di discutere con serenità e maggiore tranquillità sul da farsi, soprattutto per scongiurare la "stangata" sui cittadini.
Una proroga che però tardava ad arrivare e che ha visto il consiglio dopo una lunga pausa, darsi tempo fino alla sera (in attesa del disco verde del Governo Centrale) per prendere una decisione.
Non solo, ma nel corso della giornata, si è riuscito a mettere a punto una serie di modifiche che hanno scongiurato un corposo aumento della gabella. In questo una mano all'amministrazione l'ha data il Governo stesso, grazie al cosiddetto "Fondone" (un decreto di sostegno alle imprese che servirà a compensare la modifica delle tariffe della Tari per le utenze non domestiche). Insomma, tutto è bene quel che finisce bene. Almeno per il momento.
I punti all' O.d.G. sulla Tari dovrebbero tornare in aula insieme al bilancio in una data non ancora stabilità.
A partire dal consigliere Cardascia che aveva sollevato una eccezione di inammissibilità della proposta portata all'attenzione del consiglio comunale, poiché non corredata correttamente per consentire ai consiglieri di esprimersi sul punto all'ordine del giorno. Ma anche nel merito l'esponente dei Dem aveva già preannunciato il proprio disappunto per un provvedimento che avrebbe portato ad aumento corposi per le tasche dei cittadini. "approvare quelle tariffe è un danno per la città" - aveva dichiarato il consigliere Pd.
E sulla legittimità o meno dei punti all'ordine del giorno relativi alla Tari il consiglio si è dato battaglia. Più volte, infatti, dai banchi della minoranza, i consiglieri Lorusso, Cataldi, Simone e Lovero hanno tirato in ballo gli uffici, affinchè dessero delucidazioni sulla proposta Cardascia e sulla istruttoria dei punti, mancanti del solito parere del collegio dei revisori dei conti, (per alcuni obbligatorio e acquisito, per altri o non necessario oppure non ancora pervenuto). Insomma, un tira e molla tra maggioranza e opposizione con il sindaco che continuava a ribadire la quasi certezza che da Roma avrebbero rinviato la scadenza delle modifiche al regolamento Tari, con, quindi la possibilità di discutere con serenità e maggiore tranquillità sul da farsi, soprattutto per scongiurare la "stangata" sui cittadini.
Una proroga che però tardava ad arrivare e che ha visto il consiglio dopo una lunga pausa, darsi tempo fino alla sera (in attesa del disco verde del Governo Centrale) per prendere una decisione.
Non solo, ma nel corso della giornata, si è riuscito a mettere a punto una serie di modifiche che hanno scongiurato un corposo aumento della gabella. In questo una mano all'amministrazione l'ha data il Governo stesso, grazie al cosiddetto "Fondone" (un decreto di sostegno alle imprese che servirà a compensare la modifica delle tariffe della Tari per le utenze non domestiche). Insomma, tutto è bene quel che finisce bene. Almeno per il momento.
I punti all' O.d.G. sulla Tari dovrebbero tornare in aula insieme al bilancio in una data non ancora stabilità.