Palazzo di Città
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Palazzo di città: tutti gli incarichi dirigenziali assegnati al segretario generale

Carlo Casalino diventa il dominus del Comune

Da segretario generale aveva già, secondo legge, ampie facoltà di monitoraggio e coordinamento. Adesso che ha anche poteri di indirizzo ed azione di ogni settore della burocrazia comunale, peraltro nel vuoto aperto dallo scioglimento degli organi di nomina elettiva, è diventato di fatto il dominus di Palazzo di città.

Lui è Carlo Casalino. Fino a ieri segretario generale dell'ente, da ieri anche comandante in capo delle quattro Direzioni in cui si divide la macchina amministrativa municipale. Così ha deciso il commissario prefettizio Ciro Trotta, con un decreto, il terzo della serie, che chiude, almeno per il momento, la vexata quaestio dei dirigenti municipali.

Ad aprire le danze, dopo la chiusura dell'esperienza Divella e l'automatica decadenza di tutti i dirigenti nominati dall'ex sindaco, il decreto (il primo) con cui, il 19 ottobre, il commissario prefettizio sceglie di rimettere al loro posto le pedine trovate sulla scacchiera di Palazzo di città. Per effetto della decisione, conservano ciascuno il proprio posto (ed ufficio) i tre responsabili di servizio già in carica: Amedeo Visci resta alla guida del Corpo di Polizia Municipale e mantiene, tra l'altro, la responsabilità dei servizi tecnici, ereditati da Felice Paolucci cui vengono riservate, nel solco della continuità, le funzioni di coordinamento del piano strategico "Area Vasta".
A chiudere il cerchio, Francesco Parisi, riconfermato alla direzione "Finanze ed entrate", col compito di sovrintendere anche, dal punto di vista gestionale, alle politiche per l'ambiente, l'agricoltura e le attività produttive. Neppure una settimana dopo, però, è già tempo di cambiamenti: il 25 ottobre, infatti, il Prefetto Trotta torna sui propri passi.

"Il numero complessivo degli incarichi a contratto nella dotazione organica dirigenziale – decreta (in seconda battuta) il commissario prefettizio - non può in ogni caso superare la percentuale del diciotto per cento della dotazione organica della qualifica dirigenziale a tempo indeterminato. Per cui, quantunque in una situazione necessitata, si prende atto che la natura cogente della norma non consente di conferire incarichi dirigenziali in misura superiore alla percentuale stabilita per legge".

È la tabula rasa sulla quale il Prefetto Trotta, con ulteriore decreto (il terzo), nel giorno della commemorazione dei Caduti scrive il nome di Casalino, conferendogli "la responsabilità dei servizi facenti capo alle attuali 4 direzioni, dando atto che allo stesso competono tutti i poteri di gestione". Così sarà, precisa Trotta, "fino al 31 dicembre 2011", quando i posti dirigenziali dovrebbero essere assegnati a nuovi dirigenti da assumere con concorso, anche se non è esclusa una "possibile rimodulazione della macrostruttura dell'ente, con diminuzione del numero delle posizioni dirigenziali".
Nell'attesa, avanti fino a san Silvestro col supersegretario. Poi, con l'anno nuovo, vita nuova anche negli uffici comunali. Forse.

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