consiglio comunale. <span>Foto Giovanna Lorusso</span>
consiglio comunale. Foto Giovanna Lorusso
Politica

La maggioranza è zoppa e l'opposizione fa da stampella

In consiglio passano tutti i punti ma non i malumori

Un Consiglio Comunale quasi al limite del saporifero, quello che si è consumato ieri, se non fosse per il consigliere Lorenzo Carbone unico mattatore tra le file di una sempre più risicata opposizione, contrapposta ad una maggioranza sempre più silente.

Ad aprire le danze, proprio Carbone che durante la fase delle interrogazioni, in un fuoco di fila di quesiti su diverse problematiche, ha lanciato la prima bordata a Sindaco e Presidente del Consiglio, lamentando che le convocazioni semestrali dell'assise consiliare, hanno comportato il mutamento delle prerogative dei consiglieri comunali: da rappresentanti del popolo a ragionieri contabili.

Passiamo, dunque, alla cronaca del consiglio. Un lungo ordine del giorno che prevedeva ben 25 punti di cui 12 debiti fuori bilancio.

Via libera dall'assise al nuovo Regolamento di Contabilità; al regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura e rigenerazione dei beni comuni; alle Aliquote e detrazioni per I'applicazione della Imposta Municipale Unica per l'anno 2016; alle aliquote sulla Tassa Servizi Indivisibili per l'anno 2016; all'aggiornamento del regolamento per la disciplina dell'Imposta Unica Comunale (I.U.C.) e al Piano Economico e Finanziario (PEE) e tariffe della componente TARI (Tributo Servizio Rifiuti) per l'anno 2016.

Su questo punto, l'aula consiliare ha preso atto di un aumento del 7% (quantificabile in complessivi 450.000 euro circa) a causa delle spese di trasporto e smaltimento dei rifiuti presso discariche più lontane individuate dal Presidente della Regione.

Altro terreno di scontro contrassegnato da un duro botta e risposta tra il solista Carbone ed il sindaco, supportato dal Dirigente dell'area Amministrativa Piizzi, è stato il punto inerente l'adesione del Comune di Gravina alla centrale unica di commmittenza per I'acquisizione di lavori, servizi e forniture presso I'Unicam. Sull'argomento il consigliere, più volte ha chiesto se il Comune avesse dovuto assicurare risorse economiche all'Unicam, ricevendo risposta negativa dai suoi interlocutori. Al termine di un lungo e articolato dibattito a tre, il punto è stato approvato.

E quando meno te lo aspetti arriva la tempesta.

Mentre Sergio Varvara, assessore al ramo, era impegnato a presentare all'aula l'aggiornamento del Piano Comunale di Protezione Civile, alla spicciolata diversi consiglieri comunali di maggioranza abbandonavano i lavori, occasione ghiotta per il consigliere Varrese per chiedere la verifica del numero legale. Al termine della conta risultano presenti 12 consiglieri, numeri non sufficienti per la prosecuzione del consiglio e al Presidente Lupoli alle 13:02 non restava che sospende i lavori per 5 minuti, così come previsto da regolamento.

Alle ore 13:17 ben oltre i 5 minuti previsti, richiamati tutti in aula, con numeri in bilico sino al proverbiale intervento Nico Lagreca e Rino Angellotti, eletti tra le file dell'opposizione, che hanno garantito il numero legale. A conta finita (alle ore 13:19) si è scatenato nuovamente il consigliere Carbone chiedendo alla Segretaria Comunale di dare lettura dell'articolo 59 del Regolamento del Consiglio Comunale sulla verifica del numero legale, prima di annunciare che sull'episodio sarà notiziato il Prefetto.

Al termine di questa fase concitata, i lavori sono proseguiti con l'approvazione di tutti i debiti fuori bilancio mentre è stata rinviata alla prossima convocazione la discussione sulla questione Case bianche.

E prima di chiudere il consiglio, il sindaco ha ritenuto opportuno ringraziare i consiglieri rimasti in aula per il voto, confermando forse involontariamente le voci che circolavano nei giorni scorsi su possibili malumori interni alla maggioranza. Ciò che appare chiaro è che al momento del bisogno la maggioranza di governo è stata supportata, ancora una volta, da due consiglieri comunali eletti tra le fila delle opposizioni.
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