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I edizione "Circuito del Parco Nazionale dell'Alta Murgia"

L’appuntamento slitta al 12 maggio. Partenza da Gravina

Sarebbe dovuta partire da Gravina il 31 marzo la prima edizione del "Circuito del Parco Nazionale dell'Alta Murgia" organizzata dalla Scuderia San Giorgio di Gravina in Puglia in collaborazione con la Pro Motor Sport di Taranto. Invece, partirà il 12 maggio.

"Si tratta di un rinvio "strategico" – spiega il presidente della Scuderia San Giorgio, Giuseppe Guglielmi - Visto il buon numero di richieste di partecipazione pervenuto, abbiamo ritenuto opportuno questo cambiamento di data; perché da un lato ci permette di migliorare ulteriormente l'aspetto organizzativo della gara, dall'altro ci consente di accontentare quanti avrebbero voluto venire a Gravina a fine marzo ma si sono ritrovati già impegnati in altri appuntamenti".
"Inoltre, la nostra gara si troverà a essere svolta una settimana dopo la Taranto Storica, per cui potrebbe essere comodo per molti lasciare la vettura in zona per correre la settimana successiva anche il nostro circuito. – aggiunge Guglielmi - A maggio, il clima da noi è decisamente gradevole, per cui molti concorrenti potrebbero decidere di approfittare dell'occasione per visitare il parco ed eventualmente prolungare il soggiorno per fare una piccola vacanza".

L'evento, patrocinato dall'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia e iscritto al calendario nazionale ACI/CSAI, vedrà gareggiare auto storiche e moderne lungo un percorso di circa 170 km tra i comuni di Altamura, Andria, Corato, Gravina in Puglia, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola.

Alla gara parteciperanno circa quaranta equipaggi provenienti dalle regioni limitrofe della Basilicata, Calabria e del Molise e di alcuni piloti che giungono dalla Sicilia, dal centro e nord Italia. Uno degli equipaggi sarà composto da un esperto pilota e un navigatore non vedente - rispettivamente Leonardo Fabbri e Claudio Pizzuti - del progetto MITE (acronimo di "Mit", "Insieme", "Together", "Ensemble" nelle quattro lingue europee più diffuse), normalmente iscritto alla gara, come tutti i concorrenti. Munito di schema radar in braille, il navigatore sarà parte integrante della gara e non un semplice passeggero.

Il Progetto MITE si rivolge a tutti i non vedenti e ipovedenti che intendono provare l'ebbrezza dell'automobilismo. È rivolto anche a tutti i piloti, più o meno esperti, che desiderano partecipare a questo progetto di solidarietà sociale che consente il coinvolgimento di ipo e non vedenti nel mondo attivo dello sport, in particolare rally e gare di regolarità, dimostrando che "insieme" si può partecipare ma anche vincere.

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