Trenino turistico delle Murge sulla tratta Gioia del Colle - Rocchetta Sant’Antonio

Diventa realtà la proposta dell’onorevole Angiola

sabato 27 febbraio 2021 10.04
A cura di Giuseppe Massari
L'intera tratta Rocchetta Sant'Antonio-Gioia del Colle, di 139,2 km, in cui sono comprese le stazioni ferroviarie di Santeramo, Altamura, Gravina, Poggiorsini e Spinazzola, è stata inserita in un elenco di 13 tratte ferroviarie italiane da valorizzare ai fini turistici, che va a integrare l'elenco originariamente previsto dall'articolo 2 della legge numero 128 del 2017. L'elenco è a firma della dottoressa Annalisa Cipollone, capo ufficio legislativo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (Mibact), che ha scritto alla direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio, alla direzione generale Turismo e al capo di Gabinetto dello stesso dicastero, indicando appunto le linee ferrate storiche italiane da riattivare a fini turistici.

Soddisfazione da parte dell'onorevole santermano Nunzio Angiola (Azione), già Movimento 5 Stelle, che a febbraio dello scorso anno annunciava che la Gioia del Colle-Rocchetta sarebbe tornata a vivere.

"Un risultato importante per il nostro territorio e una grande opportunità per lo sviluppo delle città murgiane che premia il mio personale lavoro parlamentare", afferma il deputato Nunzio Angiola. "Già agli inizi del 2019 avevo fatto formale richiesta al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di integrazione dell'elenco della legge 128/2017 - aggiunge - con l'inserimento della tratta ferroviaria di Giustino Fortunato, infatti fu il parlamentare e meridionalista lucano, nel 18911 ad inaugurarla. Avevo fatto formale richiesta di uno studio di fattibilità - racconta - per il ripristino della stessa tratta ferroviaria, essenziale per il rilancio turistico e della mobilità delle zone interne. Nei mesi successivi avevo ricevuto da Rfi il tanto agognato studio di fattibilità. Si tratta di luoghi ricchi di fascino e di storia che vanno assolutamente tutelati. Potremo realizzare anche una "greenway" puntando alla grande attrazione dei treni storici a zero emissioni e adatti alla fruizione paesaggistica".

A maggio scorso, il parlamentare di origini murgiane con una interrogazione a risposta immediata in commissione, chiedeva che alla tratta fosse riconosciuta valenza storica, essendo tra le più antiche d'Italia,e di sapere i tempi di realizzazione a fini turistici. Il sottosegretario Roberto Traversi, sulla base degli elementi forniti da Rfi, comunicava che il ripristino e la riattivazione della circolazione potevano avvenire in circa 24 mesi con un costo di 33,5 milioni di euro.

Ora si dovrà attendere il decreto dei ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Turismo e dell'Economia, in coerenza con quanto previsto nel Piano strategico di sviluppo del turismo in Italia per il periodo 2017-2022, dopo aver verificato la copertura finanziaria dei relativi oneri per rendere esecutiva la pianificazione del progetto. Il ministro Franceschini mi ha assicurato che il decreto è di prossima emanazione, rivela Angiola, e che nel Recovery Plan sono previste importanti risorse per il finanziamento delle ferrovie a uso turistico.