Studenti in piazza per Gaza
Manifestazione degli studenti del liceo Tarantino
venerdì 3 ottobre 2025
10.37
Al grido "Palestina libera" gli studenti del Liceo Statale "G. Tarantino" questa mattina hanno voluto testimoniare la propria vicinanza al popolo palestinese e la propria solidarietà alla Flotilla, la flotta di imbarcazioni diretta a Gaza per portare aiuti umanitari e fermata nelle acque internazionali dall'esercito israeliano.
Il corteo dei giovani ha preso le mosse dall'istituto scolastico, per poi raggiungere piazza Scacchi dove ci sono stati alcuni interventi. A porgere il proprio saluto alla partenza del corteo anche il consigliere comunale Carlo Loiudice che si è detto orgoglioso di questa iniziativa.
"E' bello vedere studenti che si battono per le proprie idee, soprattutto per una causa così nobile. Per questo ho deciso di sostenervi" - ha detto Loiudice, che poi ha aggiunto: "Un mio amico sulla Global Sumud Flotilla, prima di essere arrestato, ha detto 'fate rumore'. Loro lo hanno fatto con una missione umanitaria. Protestare e agire serve a difendere e far rispettare i diritti: oggi tocca a voi, fate rumore, con rispetto, ma battetevi per rendere il mondo un posto migliore".
In piazza Scacchi si sono susseguiti alcuni interventi degli studenti del liceo con la lettura di due poesie (se questo è un uomo di Primo Levi e "pensa agli altri" di Mahumoud Darwish), oltre alla lettura di un brano di Don Tonino Bello.
Con la voce di Levi che invita ed insegna ad agire e a non voltare il capo fingendo di non guardare. Perché- spiega Alessandra- "come cittadini del mondo è nostro dovere continuare ad alzare la voce".
Quella di Darwish, invece, è una lirica che invita a considerare il ruolo di ognuno nella società e l'impatto che le proprie azioni possono avere sugli altri.
Infine, le toccanti parole di Don Tonino Bello ed il suo messaggio di pace. La pace non è un dato, ma una conquista. Non una partenza, ma uno striscione d'arrivo, la pace prima che un traguardo è un cammino- sono i concetti espressi da Don Bello e condivisi dagli studenti presenti in piazza.
La docente Angela Moramarco, come rappresentante del comitato studentesco, nel citare Orwell, ha voluto sottolineare come la nostra sia una realtà distopica nella quale la guerra è rappresentata come una missione di pace, dove chi combatte per la libertà è visto come un nemico e chi cerca la verità è vista come una persona scomoda. "La verità è scomoda e voi oggi, con la vostra presenza, avete deciso di rompere il silenzio e di cercare la verità"- ha detto Moramarco.
Insomma, una iniziativa di sensibilizzazione che parte dagli studenti che hanno deciso così di smuovere le coscienze, non girarsi dall'altra parte e far sentire la propria voce.
Il corteo dei giovani ha preso le mosse dall'istituto scolastico, per poi raggiungere piazza Scacchi dove ci sono stati alcuni interventi. A porgere il proprio saluto alla partenza del corteo anche il consigliere comunale Carlo Loiudice che si è detto orgoglioso di questa iniziativa.
"E' bello vedere studenti che si battono per le proprie idee, soprattutto per una causa così nobile. Per questo ho deciso di sostenervi" - ha detto Loiudice, che poi ha aggiunto: "Un mio amico sulla Global Sumud Flotilla, prima di essere arrestato, ha detto 'fate rumore'. Loro lo hanno fatto con una missione umanitaria. Protestare e agire serve a difendere e far rispettare i diritti: oggi tocca a voi, fate rumore, con rispetto, ma battetevi per rendere il mondo un posto migliore".
In piazza Scacchi si sono susseguiti alcuni interventi degli studenti del liceo con la lettura di due poesie (se questo è un uomo di Primo Levi e "pensa agli altri" di Mahumoud Darwish), oltre alla lettura di un brano di Don Tonino Bello.
Con la voce di Levi che invita ed insegna ad agire e a non voltare il capo fingendo di non guardare. Perché- spiega Alessandra- "come cittadini del mondo è nostro dovere continuare ad alzare la voce".
Quella di Darwish, invece, è una lirica che invita a considerare il ruolo di ognuno nella società e l'impatto che le proprie azioni possono avere sugli altri.
Infine, le toccanti parole di Don Tonino Bello ed il suo messaggio di pace. La pace non è un dato, ma una conquista. Non una partenza, ma uno striscione d'arrivo, la pace prima che un traguardo è un cammino- sono i concetti espressi da Don Bello e condivisi dagli studenti presenti in piazza.
La docente Angela Moramarco, come rappresentante del comitato studentesco, nel citare Orwell, ha voluto sottolineare come la nostra sia una realtà distopica nella quale la guerra è rappresentata come una missione di pace, dove chi combatte per la libertà è visto come un nemico e chi cerca la verità è vista come una persona scomoda. "La verità è scomoda e voi oggi, con la vostra presenza, avete deciso di rompere il silenzio e di cercare la verità"- ha detto Moramarco.
Insomma, una iniziativa di sensibilizzazione che parte dagli studenti che hanno deciso così di smuovere le coscienze, non girarsi dall'altra parte e far sentire la propria voce.