Emergenza 118, Pastore: “Burocrazia nemica della sanità”

Non si placa la polemica sulle carenze del servizio

sabato 19 luglio 2014 12.00
"La Regione e l'assessorato regionale alla Salute devono intervenire per sanare situazioni palesemente irregolari".

Si preannuncia rovente estate del 118 pugliese, al centro di polemiche per la cronica carenza di operatori. Stavolta è il consigliere del gruppo misto-Psi Franco Pastore a puntare il dito contro la scarsità di fondi: "Il denaro è poco – scrive Pastore in un comunicato - e così si taglia, si tagliano le postazioni e le composizioni delle stesse."

Mancano i soldi per gli straordinari, e così può succedere che in una postazione di 118 possa mancare un infermiere: "Il personale sanitario è già messo a dura prova e, dalla Bat a Lecce, i turni possano restare sguarniti. E' accaduto a giugno e ora la situazione non è cambiata radicalmente e ovunque". Le criticità del 118 pugliese si fanno sentire ancor di più in estate, mettendo a dura prova il sistema: "Non assicurano ai pazienti le cure necessarie e migliori – continua Pastore - e agli operatori sanitari di essere nelle condizioni di operare al meglio."

A questo si aggiunge la vicenda della discriminazione subita da una cinquantina di medici, esclusi dal bando regionale di novembre 2013 per la assegnazione delle zone carenti: "Un bando impugnato – denuncia il consigliere - sul quale il Tar si è espresso tre mesi fa, disponendo semplicemente che, essendo la situazione coperta fino a dicembre prossimo con i contratti in corso, entrerà nel merito a ottobre 2014".

Risale a pochi giorni fa la lettera con cui il Coes, grazie alla propria esperienza in campo, chiedeva a quanti tavolo tecnico urgente regionale al fine di iniziare un percorso organizzativo per l'istituzione dell'Autista Soccorritore con un unico percorso formativo e giuridico, cosi come già istituito con Legge Regionale dalle Regioni Veneto e Valle D'Aosta