Disciplina degli scarichi di acque reflue domestiche o assimilate

Il Comune recepisce il Regolamento Regionale

giovedì 7 gennaio 2016 8.54
Con il Regolamento Regionale n. 26/2011, la Regione Puglia, ha disciplinato la materia inerenti gli scarichi si acque reflue domestiche e assimilate provenienti da insediamenti, installazioni o edifici isolati, inferiori ai 2000 abitanti equivalenti e non recapitanti nella rete fognaria.

L'articolo 7 del suddetto regolamento, sancisce testualmente che «gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati e la domanda di autorizzazione agli scarichi è presentata all'autorità competente» secondo quanto disposto dalla Legge Regionale.

Per queste ragioni, anche il Comune Gravina si è adeguato alla normativa, atteso che proprio ai Sindaci e alla Città Metropolitana spetta rilasciare le autorizzazioni per gli scarichi di acque reflue.

Gli scarichi già esistenti, invece, devono essere adeguati alle disposizioni del suddetto regolamento.

Ai privati, viene concessa la possibilità di avanzare richiesta in deroga, in caso di impossibilità oggettiva ad adeguarsi, o in caso di scarichi nuovi, l'istanza deve essere corredata da una relazione redatta da un tecnico abilitato, comprovante le suddette circostanze.

L'autorizzazione è valida per 4 anni dal momento del rilascio, con l'obbligo di rinnovo con richiesta da presentare un anno prima della scadenza.

Ogni violazione delle disposizioni succitate, saranno sanzionate secondo quanto disposto dalla normativa.