Cannabis terapeutica, l’odissea di un malato di sclerosi multipla

Conca del M5S: "La Regione faccia partire le sperimentazioni"

lunedì 17 agosto 2015 8.25
Storie di ordinaria sofferenza e solitudine finite questa volta all'attenzione del consigliere regionale Mario Conca.

La storia è l'odissea quotidiana di una donna di Gravina malata di sclerosi multipla e costretta ad assumere quotidianamente il bedrocan, un farmaco a base di infiorescenze di cannabis, indispensabile per alleviare le sofferenze.
"La settimana scorsa sono stato contattato da un concittadino che mi ha raccontato le vicissitudini della moglie costretta ad assumere quotidianamente il bedrocan per limitare le crisi epilettiche che l'affliggono e per rilassare il suo sistema nervoso favorendole il riposo notturno" racconta il consigliere pentastellato.
Tutto fila liscio sino allo scorso aprile ovvero sino a quando il farmaco veniva fornito dalla farmacia ospedaliera del "Perinei". A maggio scorso la brutta notizia e l'inizio del calvario: la competenza passa alla farmacia territoriale di Altamura ed è lì che bisogna ritirare il farmaco.
"Il 15 maggio – prosegue il racconto del consigliere Conca - la paziente consegna la prescrizione alla farmacia informandoli che aveva scorte fino alla fine di giugno. Nonostante le ripetute rassicurazioni ricevute e l'ordine effettuato con oltre un mese di anticipo, a fine giugno le veniva comunicato che c'erano stati diversi problemi nell'approvvigionamento e che in pochi giorni si sarebbe risolto tutto".
Pochi giorni che si sono trasformati in mesi di angosce, peregrinaggi, suppliche e sofferenze solitarie senza ricevere alcuna risposta .

"Nel mese di luglio dalla farmacia territoria di Altamura è stato risposto di rivolgersi all'Acef, la ditta italiana incaricata dello smistamento del farmaco che importa dall'Olanda dalla quale le è stato comunicato che la sua richiesta, consegnata alla farmacia il 15 maggio era stata inoltrata alla ditta solo il 30 giugno, con un mese e mezzo di ritardo. A nulla è valso il duplice tentativo di sporgere denuncia ai carabinieri di Gravina: la necessità di dover pagare un avvocato di parte per sostenere una causa ha fatto desistere la signora e la sua famiglia".

"Ho contattato personalmente - prosegue il consigliere pentastellato - la farmacia territoriale di Altamura ma è servito a poco: ad oggi lunedì 10 agosto il bedrocan non è ancora disponibile e una nostra concittadina continua a dover far fronte non solo ad una grave malattia debilitante ma anche alle carenze del sistema sanitario pugliese. Mi chiedo se questa sia l'assistenza che il sistema sanitario assicura ai pugliesi. Il caso della signora, non certamente sporadico, è emblematico di un problema a cui la politica dovrà dare delle risposte a breve termine".
Di qui la proposta: "Sono partite le sperimentazioni per la produzione di cannabis terapeutica in Toscana e sarebbe opportuno che Governo e Regioni dessero slancio a questi progetti per ambire all'autosufficienza da multinazionali straniere. Ciò eviterebbe casi del genere, avrebbe ricadute occupazionali, semplificherebbe la vita dei pazienti e permetterebbe alla Regione di risparmiare soldi nell'approvvigionamento. Depositerò una interrogazione ad Emiliano - conclude Conca - per segnalare e chiedere come intende risolvere tali problematiche, ma nel frattempo auspico l'immediata soluzione del caso".