Bilancio: Cgil attacca Valente

Il sindacato: "fuori tempo massimo e senza interpellare le parti sociali”

martedì 3 novembre 2020 10.20
E' arrivato anche il mese di novembre e del bilancio preventivo non c'è traccia. Una situazione allarmante che mette a rischio di commissariamento il comune di Gravina. Una circostanza che porta ad un immobilismo programmatico di interventi ed investimenti che ricadono pesantemente sulla comunità.

Queste solo alcune delle accuse mosse all'amministrazione comunale dalla Cgil di Gravina, che bolla come irresponsabile il comportamento della giunta, del consiglio comunale e delle forze politiche che lo animano. Un comportamento stigmatizzato dall'organizzazione sindacale che sottolinea come "il colpevole ritardo già sanzionato dalla Prefettura, con l'indicazione del termine perentorio del 20 novembre per la definitiva approvazione, è per noi inaccettabile poiché con la gestione in dodicesimi si impedisce ogni programmazione di intervento anche di natura straordinaria". Secondo la Cgil, infatti, è venuta meno quella "capacità di programmare e dispiegare interventi a sostegno del lavoro e degli investimenti", oltre che per "misure a sostegno del sistema produttivo e delle famiglie", agendo ad esempio "sull'eventuale riduzione dell'Imu, a seguito dei risultati positivi della raccolta differenziata", sulla leva fiscale comunale.

Interventi più che mai necessari, in una fase delicata come quella attuale, caratterizzata da un emergenza sanitaria, economica e sociale. L'auspicio da parte della Cgil è quello che "le beghe politiche e le pressioni delle lobby non abbiano il sopravvento paralizzando anche la programmazione 2021"- sottolineano dall'organizzazione sindacale, sperando in un inversione di marcia da parte della classe politica locale, in modo "che riacquisti la funzione propria che è quella di perseguire gli interessi della comunità". L'appello del sindacato è che si approvi con la massima velocità il bilancio preventivo, affinché "l'irresponsabilità dimostrata anche in questa fase non si riverberi oltre sulla città, sul sistema produttivo e sui lavoratori".

Il tutto senza voler considerare come sia stato calpestato il protocollo di intesa sottoscritto nello scorso Gennaio tra l'amministrazione e i sindacati Cgil, Cisl e Uil. "A tal fine riteniamo indispensabile che si avvii fin da subito il confronto per la predisposizione del bilancio preventivo 2021 con il coinvolgimento sostanziale delle parti sociali, ponendo al centro i temi dello sviluppo e del lavoro, con uno sguardo particolare alle opportunità rivenienti dai fondi comunitari"- concludono dalla Cgil.