Parco Alfieri inaugurato incompleto? Ci vuole un po' di pazienza

Dopo l'entusiasmo per l'inaugurazione bisogna fare i conti con la realtà di ciò che si vede. Domenica scorsa, in concomitanza con la festa del quartiere dedicata a Maria Madre della Chiesa, è stato aperto il parco di Via Alfieri. Una cerimonia molto partecipata, presieduta dal sindaco Lagreca e del vicesindaco, nonché assessore ai lavori Pubblici Filippo Ferrante, alla presenza di molti rappresentanti dell'amministrazione comunale e benedetta dal parroco della chiesa Don Stefano Nacucchi.

Un parco che si presenta spoglio. Al momento non compaiono nè alberi né piante (per quelli bisognerà attendere l'autunno, come già ampliamente spiegato anche per il suo gemello in zona scuola Soranno), ma nemmeno panchine per sedersi, giochini per i bambini e fontanini per l'abbeveraggio di animali e persone. Mancano anche i cestini per i rifiuti e per la raccolta delle deiezioni.
Insomma, una inaugurazione che lascia molte perplessità e che ha dato via libera ai leoni da tastiere per sotterrare l'amministrazione di mille critiche.
Perché allora non rinviare la cerimonia di apertura a quando il parco sarebbe stato attrezzato e presentabile? E quando si ipotizza che tutto ciò che al momento è previsto, ma non è presente, verrà installato?
"Ci siamo trovati di fronte ad una scelta. Tenerlo chiuso e recintato fino all'autunno o aprirlo alla città. Abbiamo deciso di renderlo fruibile. Ci saranno a brevissimo gli arredi urbani" - ha garantito il sindaco Lagreca che ha spiegato che per gli allestimenti, con molta probabilità ci vorranno ancora una ventina di giorni.
A chi invece avrebbe voluto per quell'area che fossero fatte scelte diverse ha voluto rispondere l'assessore Ferrante. Il parco rientra nel progetto di riqualificazione urbana più ampio denominato Green Connect, che ha posto e pone non poche problematiche per la sua gestione.

"I finanziamenti Pnrr non sono facili da gestire. E chiedo scusa se sono arrivate tante istanze e non abbiamo potuto rispettarle tutte perché avevamo dei paletti da seguire e i tempi e i processi del Pnrr bisogna trattarli bene per evitare intoppi burocratici" - ha spiegato il vicesindaco.

E allora da Palazzo di Città la richiesta è quella di sospendere il giudizio, avere pazienza e attendere che il parco, come altre opere in corso di realizzazione, possa prendere vita nella sua forma definitiva, lasciandolo alla cura e al senso di civiltà della comunità che dovrà rispettarlo e custodirlo. Una fiducia che non può essere incondizionata ed infinita, con la popolazione che attende il completamento del parco "a breve", così come promesso.