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Gravina città d’arte e d’artisti
Pino Navedoro vince il Catel 2012. L'artista gravinese s'aggiudica il prestigioso premio romano
Gravina - domenica 10 giugno 2012
11.30
Uno scrittore, un pittore, un artista a tutto tondo che riesce a trasmettere attraverso le sue opere emozioni contrastanti caratterizzate da un realismo impressionante.
Così può essere definito Pino Navedoro, classe 1973, che dopo un primo amore con la pittura, incoraggiato dal nonno pittore, s'è distaccato dalla tavolozza e dalle tele per dedicarsi agli studi classici fino a conseguire la laurea in lettere moderne con indirizzo storico artistico.
Solo nel 2008 il suo amore si è riacceso per raggiungere il culmine nel 2011, anno in cui si è immerso nel mondo delle mostre con la partecipazione alla 54° esposizione internazionale d'arte della Biennale di Venezia. A settembre dello stesso anno diventano le sue stesse opere protagoniste di una mostra presso l'Archeoclub gravinese.
Gli anni scorrono ed il suo amore si trasforma in passione, una passione che gli porta anche prestigiosi riconoscimenti e vari successi, come il premio/acquisto di 10.000 euro ottenuto a fine maggio a Roma vincendo il primo premio del concorso di pittura Catel 2012, consegnatogli durante la mostra "La pittura a Roma dal Futurismo ai nostri giorni" allestita a Roma negli spazi dell'ex GIL.
La giuria, presieduta da Elisabeth Wolken, attuale Presidente della Fondazione Catel, e composta dai consiglieri Ernesto Lamagna ed Alfio Mongelli, dai critici e curatori del premio Claudio Strinati e Paola Di Giammaria e dal direttore di "Artribune" Massimiliano Tonelli, ha scelto l'opera di Pino Navedoro nel range di quarantasette artisti internazionali presenti nella mostra, giovani pittori italiani e stranieri, segnalati dalle Accademie di Belle Arti del Lazio e dalle fondazioni romane d'arte contemporanea.
Una grande soddisfazione non solo per l'artista gravinese, ma anche per tutti i suoi amici che lo incoraggiano e credono fermamente in lui.
Così può essere definito Pino Navedoro, classe 1973, che dopo un primo amore con la pittura, incoraggiato dal nonno pittore, s'è distaccato dalla tavolozza e dalle tele per dedicarsi agli studi classici fino a conseguire la laurea in lettere moderne con indirizzo storico artistico.
Solo nel 2008 il suo amore si è riacceso per raggiungere il culmine nel 2011, anno in cui si è immerso nel mondo delle mostre con la partecipazione alla 54° esposizione internazionale d'arte della Biennale di Venezia. A settembre dello stesso anno diventano le sue stesse opere protagoniste di una mostra presso l'Archeoclub gravinese.
Gli anni scorrono ed il suo amore si trasforma in passione, una passione che gli porta anche prestigiosi riconoscimenti e vari successi, come il premio/acquisto di 10.000 euro ottenuto a fine maggio a Roma vincendo il primo premio del concorso di pittura Catel 2012, consegnatogli durante la mostra "La pittura a Roma dal Futurismo ai nostri giorni" allestita a Roma negli spazi dell'ex GIL.
La giuria, presieduta da Elisabeth Wolken, attuale Presidente della Fondazione Catel, e composta dai consiglieri Ernesto Lamagna ed Alfio Mongelli, dai critici e curatori del premio Claudio Strinati e Paola Di Giammaria e dal direttore di "Artribune" Massimiliano Tonelli, ha scelto l'opera di Pino Navedoro nel range di quarantasette artisti internazionali presenti nella mostra, giovani pittori italiani e stranieri, segnalati dalle Accademie di Belle Arti del Lazio e dalle fondazioni romane d'arte contemporanea.
Una grande soddisfazione non solo per l'artista gravinese, ma anche per tutti i suoi amici che lo incoraggiano e credono fermamente in lui.