Eventi
Nel nome del padre
venerdì 8 aprile 2011 fino a domenica 10 aprile
Teatro "Vida", Gravina in Puglia Via Giardini, 72
080 3267377 – 3683818301 TEATROVIDA@LIBERO.IT WWW.TEATROVIDA.IT
Ancor prima di approdare sul palcoscenico, è già un successo. È "Nel nome del padre", dramma messo in scena dalla società di produzione appulo-lucana "Intergea", per la regia di Domenico Laddaga. Sul palco, Terry Paternoster: l'attrice irsinese, talento affermato della nuova generazione teatrale italiana, assurta alle cronache per la magistrale interpretazione offerta nella rivisitazione della fiaba apuleiana di "Amore e Psiche", ha portato la pièce alla finale della dodicesima edizione del premio Calcante, promosso dalla Società italiana degli autori drammatici, che presieduta da Gennaro Aceto promuove annualmente la rassegna destinata alle opere prime in campo drammaturgico, sotto l'occhio attento di una giuria composta, tra gli altri, anche da Mario Verdone, professore emerito di Storia del cinema nell'università "La Sapienza"; Mario Prosperi, fondatore e direttore per più di un trentennio del Teatro Politecnico; Maricla Boggio, critico teatrale e docente di scrittura scenica all'Accademia nazionale d'arte drammatica "Silvio D'Amico".
"Nel nome del padre" è il racconto di una violenza familiare, risultato di una testimonianza diretta, raccolta in anonimato e rielaborata drammaturgicamente. È l'elaborazione cosciente di una problematica sociale, che ancor oggi non vanta alcuna ipotesi risolutiva. Il presente, il ricordo e la figurazione, sono i tre punti di snodo della storia, proposta in una struttura narrativa a frammenti. Trascinato fuori dal limite cronologico, lo spettatore viene coinvolto in una continua ricerca di legame e di senso, in un unico grande climax emozionale, che lascerà, solo alla fine, spazio alle considerazioni. Nella prima parte, ritroviamo la protagonista, Lucia, ormai donna, che si rivolge ad un immaginario interlocutore, al quale si racconta, fingendosi un'altra, con una storia che si crederà vera, almeno all'apparenza, fino a quando nella seconda parte, entreranno in scena la nonna Rosina e la mamma Carmela, come proiezioni della sua mente.
Racconti e scene di vita, che saranno presentati in anteprima al Teatro "Vida" di Gravina in Puglia, con spettacoli in programma nei giorni 8, 9 e 10 di aprile.
"Nel nome del padre" è il racconto di una violenza familiare, risultato di una testimonianza diretta, raccolta in anonimato e rielaborata drammaturgicamente. È l'elaborazione cosciente di una problematica sociale, che ancor oggi non vanta alcuna ipotesi risolutiva. Il presente, il ricordo e la figurazione, sono i tre punti di snodo della storia, proposta in una struttura narrativa a frammenti. Trascinato fuori dal limite cronologico, lo spettatore viene coinvolto in una continua ricerca di legame e di senso, in un unico grande climax emozionale, che lascerà, solo alla fine, spazio alle considerazioni. Nella prima parte, ritroviamo la protagonista, Lucia, ormai donna, che si rivolge ad un immaginario interlocutore, al quale si racconta, fingendosi un'altra, con una storia che si crederà vera, almeno all'apparenza, fino a quando nella seconda parte, entreranno in scena la nonna Rosina e la mamma Carmela, come proiezioni della sua mente.
Racconti e scene di vita, che saranno presentati in anteprima al Teatro "Vida" di Gravina in Puglia, con spettacoli in programma nei giorni 8, 9 e 10 di aprile.