Cinema e Teatro
Medea: l’isola delle lacrime
sabato 20 ottobre 2018 fino a domenica 21 ottobre
Il secondo spettacolo con la stagione teatrale "AmatTori…insieme", organizzata dalla compagnia teatrale Colpi di Scena, presso il teatro Vida a Gravina, prevede un appuntamento con la tragedia greca.
La compagnia Volti del Kaos di Palermo porta in scena "Medea".
"La nostra messa in scena si focalizza sul senso di emarginazione provato da Medea nella terra di Corinto, inquadrandolo all'interno del dramma vissuto da tutti quegli stranieri che sono costretti a lasciare la propria patria per ritrovarsi in un paese in cui vengono trattati con sospetto e diffidenza"- spiegano gli allestitori dell'opera.
Compare, così, all'interno della rappresentazione un gruppo di migranti, la cui collocazione spazio-temporale è volutamente indefinita, poiché simboleggiano tutti coloro che hanno lasciato le proprie case per cercare una nuova sopravvivenza in terra straniera, come accadeva, ad Ellis Island, soprannominata "Isola delle lacrime" poiché lì, in maniera straziante e nel giro di poche ore, veniva deciso il destino di intere famiglie.
"Per evidenziare il vissuto estraneità provato da Medea, all'interno della nostra rappresentazione abbiamo inserito tre cori: il primo è quello tradizionale della tragedia euripidea, costituito dalle fanciulle della città di Corinto che, in quanto donne, stanno dalla parte della protagonista; il secondo coro è costituito dagli uomini corinzi, che incarnano il pregiudizio contro lo straniero e la paura che ne consegue; infine il terzo coro è costituito da un gruppo di migranti che sono emblema di tutti coloro che per diverse ragioni sono spinti ad approdare in terra straniera"- concludono dalla compagnia teatrale siciliana.
La traduzione del testo e le coreografie sono originali, così come le musiche, tutte composizioni dei maestri Daniele Mosca e Alberto Maniaci.
Il sipario su Medea si alzerà sabato 20 ottobre, alle ore 21, e domenica 21 ottobre, alle ore 17,30.
La compagnia Volti del Kaos di Palermo porta in scena "Medea".
"La nostra messa in scena si focalizza sul senso di emarginazione provato da Medea nella terra di Corinto, inquadrandolo all'interno del dramma vissuto da tutti quegli stranieri che sono costretti a lasciare la propria patria per ritrovarsi in un paese in cui vengono trattati con sospetto e diffidenza"- spiegano gli allestitori dell'opera.
Compare, così, all'interno della rappresentazione un gruppo di migranti, la cui collocazione spazio-temporale è volutamente indefinita, poiché simboleggiano tutti coloro che hanno lasciato le proprie case per cercare una nuova sopravvivenza in terra straniera, come accadeva, ad Ellis Island, soprannominata "Isola delle lacrime" poiché lì, in maniera straziante e nel giro di poche ore, veniva deciso il destino di intere famiglie.
"Per evidenziare il vissuto estraneità provato da Medea, all'interno della nostra rappresentazione abbiamo inserito tre cori: il primo è quello tradizionale della tragedia euripidea, costituito dalle fanciulle della città di Corinto che, in quanto donne, stanno dalla parte della protagonista; il secondo coro è costituito dagli uomini corinzi, che incarnano il pregiudizio contro lo straniero e la paura che ne consegue; infine il terzo coro è costituito da un gruppo di migranti che sono emblema di tutti coloro che per diverse ragioni sono spinti ad approdare in terra straniera"- concludono dalla compagnia teatrale siciliana.
La traduzione del testo e le coreografie sono originali, così come le musiche, tutte composizioni dei maestri Daniele Mosca e Alberto Maniaci.
Il sipario su Medea si alzerà sabato 20 ottobre, alle ore 21, e domenica 21 ottobre, alle ore 17,30.
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