La stagione di prosa 2011-2012 al Teatro Vida

La messa in scena di "Ecuba: la banalità del male", a partire dalla tragedia di Euripide, narra la vicenda dell'omonima regina di Troia, inquadrandola nell'attualità dell'orrore che suscitano tutti i conflitti umani: ogni guerra costituisce una negazione della dignità dell'uomo.

Riflettendo sull'universalità di tale concezione. Abbiamo voluto rappresentare la sofferenza e la mortificazione insite in ogni guerra. Pertanto è stata inserita tra i personaggi del dramma la profetessa Cassandra che avrà tre diverse visioni del futuro concernenti la storia del Novecento. La profetessa grida il suo sdegno e la sua maledizione ci spinge a non dimenticare mai.