Intervista al presidente AS Gravina

"Soddisfatto della stagione ma per il Comunale bisogna stare al passo coi tempi": le parole di Di Benedetto

mercoledì 29 giugno 2011 11.47
Lo Sport rappresenta un elemento fondamentale della crescita psico-fisica di ogni individuo, oltre che uno strumento primario per la tutela della salute. Il Calcio, in Italia, è lo sport nazionale ed è motivo d'aggregazione, di partecipazione, di crescita collettiva. L'Inghilterra, paese in cui il calcio ha avuto la sua affermazione in età moderna, c'insegna anche che lo sport più amato in tutto il mondo può diventare un importante volano economico, da custodire, sviluppare in maniera sana.
A Gravina, una delle società sportive di spicco è sicuramente l'AS Gravina Calcio. Guidata dal Presidente Di Benedetto, l'AS Gravina ha da poco concluso un buon campionato in Prima Categoria. La compagine murgiana si è classificata settima, a ridosso della zona play-off, alla fine di un campionato caratterizzato da alti e bassi, ma comunque positivo. Il Gravina era una matricola ed ha sicuramente accumulato quell'esperienza che tornerà utile nella prossima stagione. Anche perché, a detta dello stesso Presidente Di Benedetto, nella stagione che verrà l'obiettivo sarà quello di vincere il campionato.

Questo e tanto altro, è emerso da una piacevole intervista che il numero uno gialloblù ha rilasciato:

Pres. Di Benedetto, l'ennesima stagione calcistica da primo tifoso dell'AS Gravina s'è conclusa. Qual è il suo umore alla luce dei risultati ottenuti?

Sono contento, soddisfatto. Abbiamo ottenuto il risultato che c'eravamo prefissati, quello di mantenere la Prima Categoria. Non nascondo però d'essere arrivato alla fine della stagione in debito d'ossigeno. Ho impiegato il doppio delle energie a mia disposizione. Inutile dire che non ce l'avrei mai fatta senza lo straordinario apporto dello Staff Tecnico, dello Staff Medico, dei giocatori, degli sponsor, in particolare di quello ufficiale Tecno Multipast, e di tutti coloro che hanno sostenuto la causa del Gravina.

Il Gravina tornava in Prima Categoria dopo anni di buio. Ritiene d'aver raggiunto quella solidità societaria necessaria per ambire a categorie superiori?


Penso che quest'annata in Prima Categoria abbia fatto crescere tutti, me in primis. Per ambire a categorie superiori c'è bisogno di una società forte, solida, stabile, appassionata ed ambiziosa. La mia intenzione è quella di confermare l'organigramma della passata stagione e magari d'aprire le porte a nuovi investitori. Ho molta fiducia nello Staff della scorsa stagione. Poi nel calcio si sa, tutto può succedere. Eppure, sono convinto che miscelando stabilità e maggiore fiducia nei propri mezzi, potremmo toglierci non poche soddisfazioni. Per ambire alla Promozione bisogna investire nella giusta maniera ma soprattutto bisogna fare gruppo da un punto di vista sociale e morale. I nuovi investitori risulterebbero determinanti anche a livello decisionale. A mio parere, l'aspetto economico è importante, ma non fondamentale. In tutto ciò, l'Amministrazione Comunale potrebbe sostenerci regalandoci un bel campo in erba sintetica.

Quella del Comunale è da sempre una questione molto spinosa. Quanto l'AS Gravina ha bisogno di una modernizzazione del Campo Sportivo?

Vista la posizione strategica, l'Amministrazione Comunale dovrebbe approfittare dei lavori nell'Area Fiera per dare un tocco di modernità al nostro campo. Il tappeto in erba oltre a ridurre il numero degli infortuni che un campo in terra battuta procura, darebbe quel colore e quella vivacità al Comunale che purtroppo mancano. Quando fu eretto, negli anni '60, il Campo Sportivo era una delle migliori strutture delle regione. Purtroppo però è rimasto quello di allora. Quando sono diventato presidente del Gravina, era addirittura inagibile. Abbiamo giocato due anni a porte chiuse. Solo in un secondo momento abbiamo ottenuto l'agibilità per ospitare un massimo di 2000 persone. Un tappeto in erba ed una tribuna coperta, invoglierebbero rispettivamente i giovani ad intraprendere una carriera calcistica ed i tifosi ad essere presenti tutto l'anno. Anche una maggiore vigilanza dell'area non guasterebbe. Le squadre ospiti che vengono a trovarci, non trovano un bellissimo spettacolo davanti ai loro occhi.

Pres. Di Benedetto, alla luce dei suoi 5 anni di presidenza crede ancora nella mission iniziale, ovvero quella di portare l'AS Gravina nel calcio professionistico?

Non sarei qui. Credo sempre e fortemente nella mission iniziale, in questo sogno che mi da la forza per andare avanti. Se ci convincessimo del fatto che tutti possiamo essere utili alla causa del Gravina, raggiungeremmo sicuramente dei traguardi importanti. Dobbiamo crescere tutti insieme, crescere insieme al nostro paese. La crescita dell'AS Gravina dipende fortemente dalla crescita di Gravina stessa. Possiamo raggiungere qualsiasi obiettivo, basta volerlo.


Siamo ai titoli di coda. Vuole lanciare un messaggio o una proposta?


Assolutamente sì. Ho già proposto all'Amministrazione Comunale la gestione del Comunale per 20 anni. Se non provvedono loro, provvederemo noi a modernizzare il Comunale ammortizzando però nel corso di questi 20 anni le spese di questo ammodernamento. Non sto chiedendo un contributo economico, ma una dimostrazione d'affetto, d'interesse. L'Amministrazione deve convincersi del fatto che una squadra di calcio è fondamentale in un paese. Ne approfitto per fare gli auguri di buona fortuna al nuovo Assessore allo Sport Giacinto Lupoli, nella speranza che si possa costruire un dialogo costruttivo e soprattutto produttivo.

Un'ultima cosa. Conferma che il prossimo anno l'obiettivo sarà vincere il Campionato di Prima Categoria?

Non confermo né smentisco (ride, ndr). Abbiamo una mission da portare avanti e dopo il ritorno in Prima dobbiamo necessariamente puntare alla Promozione. Quella di Gravina è una piazza importante che merita il massimo. Io ce la metterò tutta per portare il Gravina il più in alto possibile. Proprio in questi giorni stiamo lavorando per impostare la stagione che verrà…

Michele Lorusso