TARI 2021, Conca attacca l’amministrazione
Mario Conca: “Avvisi inviati senza una verifica preventiva. E mentre arrivano i saldi 2025 aumentati, Gravina resta sporca e i cittadini pagano due volte”
sabato 29 novembre 2025
10.01
Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa del consigliere comunale Mario Conca.
In questi giorni numerosi gravinesi stanno ricevendo gli avvisi di accertamento TARI relativi al 2021. Si tratta di un invio massivo, circa 4.000 raccomandate, effettuato senza una previa cernita tra chi aveva pagato e chi no.
A segnalarlo è il consigliere comunale Mario Conca, che questa sera ha inviato una PEC ufficiale al Sindaco, al Responsabile dei Tributi e all'Assessore competente, chiedendo l'annullamento in autotutela degli avvisi inviati indistintamente.
"Non tutte le 4.000 cartelle sono sbagliate, ma molte riguardano cittadini che avevano pagato regolarmente. Numerose famiglie – spiega Conca – hanno ricevuto l'accertamento pur avendo pagato regolarmente la TARI".
E non solo presso tabaccherie, come dichiarato in Consiglio, ma anche presso Poste Italiane e istituti bancari. Questo dimostra che l'invio è avvenuto senza un controllo incrociato con la Ragioneria.
«Non sto dicendo che tutte le 4.000 cartelle siano errate, ma è evidente che tra queste ce ne sono molte recapitate a cittadini perfettamente in regola. Un Comune non può mandare migliaia di atti "al buio" aspettando poi che siano i cittadini a dimostrare di aver assolto ai propri doveri.»
Il doppio bollettino: "C'è chi pensa siano due rate, qualcuno li ha pagati entrambi".
Conca segnala anche un'altra criticità:
«Nella stessa notifica vengono allegati due bollettini: uno per il pagamento entro 30 giorni e uno maggiorato per il pagamento oltre quella data.
Molti contribuenti – soprattutto anziani – li interpretano come due rate obbligatorie, e alcuni li hanno pagati entrambi. Una modalità del genere genera solo confusione e mette ulteriormente in difficoltà le persone.»
"E mentre si sbagliano le cartelle del 2021, ai cittadini arriva la terza rata 2025 con l'aumento da 400 mila euro"
Conca ricorda anche un altro aspetto passato in sordina:
«Proprio in questi giorni stanno arrivando nelle case dei gravinesi i saldi TARI 2025, cioè la terza rata. Quella che contiene l'aumento dovuto ai 400 mila euro caricati in fretta e furia sull'imposta, dopo che il Comune ha approvato l'adeguamento TARI fuori tempo massimo costringendo la minoranza ad adire il Tar.
Queste somme, spalmandosi sulle utenze, hanno portato un aumento medio di 15–20 euro a famiglia. E tutto questo mentre ci avevano raccontato che con la raccolta differenziata avremmo risparmiato.»
"Paghiamo di più… e per un servizio che lascia molto a desiderare"
«A tutto ciò si aggiunge un paradosso evidente – prosegue Conca –:
nonostante gli aumenti continui, Gravina resta un paese sporco, con un capitolato che viene quotidianamente disatteso, sia dalla DEC (Direzione dell'esecuzione del contratto) che dagli uffici comunali incaricati del controllo. E intanto i cittadini vengono chiamati a pagare sempre di più, senza vedere alcun miglioramento. Con professionalità interne retribuite e società esterne pagate profumatamente, questi errori non dovrebbero accadere".
«Il Comune dispone di personale qualificato e di una società che gestisce i tributi, con provvigioni e agi importanti, oltre alla vecchia società che ancora smaltisce gli arretrati fino al 2019.
Con tutte queste risorse – umane ed economiche – è difficile capire come si possa arrivare a un invio indiscriminato di atti, con disagi, code e preoccupazioni per tanti cittadini.»
Le richieste: "Cancellare gli avvisi inviati indistintamente e cambiare metodo per il futuro".
In questi giorni numerosi gravinesi stanno ricevendo gli avvisi di accertamento TARI relativi al 2021. Si tratta di un invio massivo, circa 4.000 raccomandate, effettuato senza una previa cernita tra chi aveva pagato e chi no.
A segnalarlo è il consigliere comunale Mario Conca, che questa sera ha inviato una PEC ufficiale al Sindaco, al Responsabile dei Tributi e all'Assessore competente, chiedendo l'annullamento in autotutela degli avvisi inviati indistintamente.
"Non tutte le 4.000 cartelle sono sbagliate, ma molte riguardano cittadini che avevano pagato regolarmente. Numerose famiglie – spiega Conca – hanno ricevuto l'accertamento pur avendo pagato regolarmente la TARI".
E non solo presso tabaccherie, come dichiarato in Consiglio, ma anche presso Poste Italiane e istituti bancari. Questo dimostra che l'invio è avvenuto senza un controllo incrociato con la Ragioneria.
«Non sto dicendo che tutte le 4.000 cartelle siano errate, ma è evidente che tra queste ce ne sono molte recapitate a cittadini perfettamente in regola. Un Comune non può mandare migliaia di atti "al buio" aspettando poi che siano i cittadini a dimostrare di aver assolto ai propri doveri.»
Il doppio bollettino: "C'è chi pensa siano due rate, qualcuno li ha pagati entrambi".
Conca segnala anche un'altra criticità:
«Nella stessa notifica vengono allegati due bollettini: uno per il pagamento entro 30 giorni e uno maggiorato per il pagamento oltre quella data.
Molti contribuenti – soprattutto anziani – li interpretano come due rate obbligatorie, e alcuni li hanno pagati entrambi. Una modalità del genere genera solo confusione e mette ulteriormente in difficoltà le persone.»
"E mentre si sbagliano le cartelle del 2021, ai cittadini arriva la terza rata 2025 con l'aumento da 400 mila euro"
Conca ricorda anche un altro aspetto passato in sordina:
«Proprio in questi giorni stanno arrivando nelle case dei gravinesi i saldi TARI 2025, cioè la terza rata. Quella che contiene l'aumento dovuto ai 400 mila euro caricati in fretta e furia sull'imposta, dopo che il Comune ha approvato l'adeguamento TARI fuori tempo massimo costringendo la minoranza ad adire il Tar.
Queste somme, spalmandosi sulle utenze, hanno portato un aumento medio di 15–20 euro a famiglia. E tutto questo mentre ci avevano raccontato che con la raccolta differenziata avremmo risparmiato.»
"Paghiamo di più… e per un servizio che lascia molto a desiderare"
«A tutto ciò si aggiunge un paradosso evidente – prosegue Conca –:
nonostante gli aumenti continui, Gravina resta un paese sporco, con un capitolato che viene quotidianamente disatteso, sia dalla DEC (Direzione dell'esecuzione del contratto) che dagli uffici comunali incaricati del controllo. E intanto i cittadini vengono chiamati a pagare sempre di più, senza vedere alcun miglioramento. Con professionalità interne retribuite e società esterne pagate profumatamente, questi errori non dovrebbero accadere".
«Il Comune dispone di personale qualificato e di una società che gestisce i tributi, con provvigioni e agi importanti, oltre alla vecchia società che ancora smaltisce gli arretrati fino al 2019.
Con tutte queste risorse – umane ed economiche – è difficile capire come si possa arrivare a un invio indiscriminato di atti, con disagi, code e preoccupazioni per tanti cittadini.»
Le richieste: "Cancellare gli avvisi inviati indistintamente e cambiare metodo per il futuro".