Sede Iat, retromarcia del Comune

Revocato atto di individuazione della sede

martedì 28 giugno 2022 17.23
Palazzo di Città fa marcia indietro e revoca l'atto attraverso il quale si individuava la sede dello Iat, in un locale privato di piazza Notardomenico. Decisione che aveva sollevato diverse polemiche, sia per la poca visibilità della struttura, che per l'esigua grandezza dell'immobile e per il costo del canone di 12mial euro annue per sei anni, ritenuto esorbitante, se si considera la disponibilità di locali di proprietà comunale nel centro storico. Condizione quella della centralità della sede, richiesta dalla Regione Puglia per l'assegnazione di infopoint rientranti nella rete regionale degli uffici di informazione e accoglienza Turistica.

A protestare sulla decisione del commissario prefettizio erano stati, tra gli altri, i consiglieri comunali di minoranza Mario Conca e Saverio Verna, invitando gli uffici comunali a revocare il provvedimento in autotutela.

Suggerimenti evidentemente recepiti da Palazzo di Città, in particolare dal dirigente amministrativo Vito Spano, che ha inviato una missiva al proprietario dell'immobile di Piazza Notardomenico 18 nel quale comunica la sua decisione di revocare in autotutela la determina dirigenziale con la quale era stato individuato il locale destinato ad ospitare l'ufficio Iat.

Secondo quanto affermato dal dirigente Spano, dal Comune, in seguito ad una ricognizione degli immobili di proprietà comunale, ci si è resi conto che il contratto del locale di Piazza Plebiscito, adibito a sede della Pro-loco, è arrivato a scadenza, tornando nelle piene disponibilità dell'ente municipale.

Considerando che tale locale rientra nelle caratteristiche richieste dall'ente regionale per gli infopoint, il dirigente comunale ha ritenuto opportuno emanare un atto di revoca in autotutela che- scrive Spano- "trova fondamento nei superiori principi di buon andamento e di efficienza che ispirano l'operato della Pubblica Amministrazione e che impongono l'utilizzo di cespiti di proprietò pubblica, allorquando disponibili e fruibili, non essendo più necessario il ricorso al mercato, nel perseguimento dell'obiettivo primario del risparmio di spesa".