Sede IAT, i dubbi del gruppo politico di Verna

Richiesta la revoca dell’atto

lunedì 27 giugno 2022 15.49
Non si placano le polemiche in seguito alla scelta da Palazzo di Città dei locali da destinare alla nuova sede dello Iat.
A dire la loro questa volta sono i componenti della coalizione "Una bella storia" guidata da Saverio Verna, che hanno deciso di prendere carta e penna e scrivere al commissario prefettizio Rossana Riflesso e al dirigente amministrativo Vito Spano per far sentire le proprie lagnanze.

Le motivazioni sono sempre le stesse. Da "unabellastoria" non si condivide il costo del canone annuale, pari a 12mila euro, per una individuazione dei locali posti in piazza Notardomenico 18, definita "inopportuna ed illogica" a giudicare dalla "sua non fortunata ubicazione, difficilmente individuabile da parte dell'utenza"; ma anche dovuta alla "indisponibilità immediata", visto "lo stato di fatiscenza in cui versa, che non lo rende fruibile se non in tempi inadeguati rispetto alla stagione turistica in corso".

Inoltre, anche il prezzo non convince i componenti del gruppo: "notevolmente esorbitante rispetto ai parametri di mercato, tenuto conto della esigua dimensione", probabilmente insufficiente per l'uso per cui è destinato.

Da "Unabella storia" fanno notare che a poche decine di metri vi sono dei locali immediatamente disponibili e di proprietà comunale, attualmente impegnati per attività non prioritarie rispetto al infopoint turistico: uso a cui potrebbero essere destinati.

Insomma tutte motivazioni queste che avrebbero dovuto fare optare per opzioni diverse. Richiesta che "una bella storia" reitera agli uffici comunali e al commissario straordinario, invitandola a rivalutare la scelta per motivi di interesse pubblico "per cui la legge consentirebbe l'esercizio dei poteri di autotutela e quindi di revoca dell'aggiudicazione".

L'invito quindi è a privilegiare la scelta di utilizzo dei locali di proprietà del Comune che non avrebbero un costo per le casse comunali "non certo floride". Non solo, ma la revoca dell'atto per autotutelarsi dovrebbe avvenire -secondo i componenti di "unabellastoria" -anche per "evitare l'eventuale interessamento delle Autorità Giudiziarie contabili".