Pug, niente consiglio monotematico

Valente contro Petrara e Varrese

sabato 16 gennaio 2016 10.18
A cura di Antonella Testini
Il Pug? Semplicemente non esiste.

E' questo il sunto della risposta inviata dal primo cittadino Alesio Valente ai consiglieri comunali a seguito della richiesta di chiarimenti sottoscritta dai consiglieri Varrese e Petrara a proposito dell'avvio delle procedure per la redazione del nuovo Piano urbanistico generale.
Nella missiva inviata da Valente, il sindaco sostiene che "della delibera citata dai due consiglieri non vi è traccia perché semplicemente non esiste. Come non è rispondente al vero che l'amministrazione comunale avrebbe avviato il percorso che porterà al nuovo Pug e che in pratica lo avrebbe già concluso senza neppure consultarsi con il consiglio comunale e senza avviare alcun processo partecipativo".
Secondo Valente i due consiglieri sarebbero disinformati e anche un tantino in malafede se è vero che le delibere vengono tutte pubblicate nell'albo on line del portale istituzionale.

Di qui un appello alla logica e al buon senso dei consiglieri spiegando che "in realtà esistono due delibere di giunta, la prima datata 3 maggio 2007 e la seconda 15 luglio 2014. Quest'ultima delibera è un atto di indirizzo con relativo mandato al dirigente di procedere alla predisposizione degli atti per l'avvio della redazione del pug, tra cui la selezione del tecnico".
Un atto, quest'ultimo salutato con favore dal primo cittadino e a cui solo di recente si è aggiunta la determina dirigenziale con cui "dopo un anno il dirigente dell'area tecnica ha dato seguito all'indirizzo politico". E non è tutto. Nella sua missiva valente ribadisce che con l'atto di indirizzo datato 2014 si ribadisce che le procedure avviate sono confacenti alle normative vigenti e che "l'amministrazione comunale proprio attraverso l'atto di indirizzo ha fissato altri paletti in termini di condivisione, partecipazione e copianificazione che andranno ad arricchire i passaggi prescritti dal documento regionale di assetto generale e dal piano paesaggistico territoriale".

Di qui parte l'attacco sottoscritto ancora da Valente nei confronti dei due consiglieri invitandoli a "prestare più attenzione agli atti deliberativi per evitare di cerare l'ennesima inutile e vuota polemica. La sensazione – conclude il primo cittadino - è che ciò avvenga solo per fermare un percorso importante per la comunità gravinese".

Nessuna risposta tuttavia nel merito delle richieste ovvero se sarà convocato o meno un consiglio comunale monotematico per parlare del nuovo Piano Urbanistico.
"Non ci sembra di aver chiesto cose assurde – commenta il consigliere di Sel Vincenzo Varrese – abbiamo chiesto un confronto tra le parti e nulla di più. Ciò che stupisce è la reazione esagerata del sindaco dinanzi a due consiglieri che per altro non hanno dichiarato la propria contrarietà alla redazione del nuovo Pug ma hanno proposto un dibattito allargato ai tecnici e alla città per capire quali sono i reali bisogni della comunità".
A Varrese tuttavia non è sfuggito nemmeno il silenzio degli altri consiglieri comunali destinatari della medesima missiva: "Abbiamo un consiglio comunale completamente svuotato di forza politica. Ciò che ferisce di più è che per strada tutti mugugnano, tutti si lamentano ma una volta in consiglio comunale sono sempre tutti pronti ad alzare il dito".


Nei giorni scorsi, invece, la Redazione di Gravinalife al fine di fare chiarezza spiegando alla cittadinanza cosa è un Piano Regolatore generale, quali sono i processi per la sua definizione e quali le modalità per l'approvazione, ha contattato tre tecnici affermati sul territorio cittadino. Nello specifico l'ingegnere Francesco Soldini, uno dei primi a dichiarare la propria contrarietà, che tuttavia ha declinato l'invito ritenendo inopportuno spiegare cosa sia un Pug avendo già scritto il suo pensiero in una nota ufficiale e ritenendo "inopportuna la partecipazione ad una intervista fatta da una testata giornalistica che viene anche foraggiata dal primo cittadino". Più disponibili gli altri due professionisti, ovvero, Peppino Carulli e Michele Lorusso che hanno assicurato un loro intervento non appena le procedure definite dalla Amministrazione comunale saranno più chiare.