Ospedale della Murgia, le perplessità del centro destra

Sarà davvero un polo di eccellenza?

giovedì 10 aprile 2014 8.56
A cura di Antonella Testini
Mancano davvero pochi giorni all'apertura dell'Ospedale della Murgia ma non si placano le polemiche tanto sull'intitolazione dell'ospedale quanto sulla funzionalità dello stesso.

A fare la voce grossa questa volta sono i partiti del centro destra gravinese che dopo aver rimarcato l'inopportunità di intitolare l'ospedale a Fabio Perinei chiedendo ancora una volta di lasciare alle comunità locali la decisione di decidere il nome del nosocomio, interrogano Regione e direzione Asl per capire innanzitutto se una volta tagliato ufficialmente il nastro e aperti i battenti, "l'ospedale della Murgia sarà un ospedale dell'eccellenza o un contenitore vuoto".
"Quando sapremo dalla Regione Puglia o dall'ASL Bari il piano di trasferimento dei reparti dai due vecchi ospedali di Gravina ed Altamura? Quali e quanti reparti verranno aperti nel nuovo Ospedale?". Domande che in parte hanno già trovato delle risposte nelle comunicazioni delle ultime ore giunte dalla direzione sanitaria, secondo cui i trasferimenti dei reparti inizieranno ad ospedale aperto ossia il prossimo 14 aprile. Intanto restano gli interrogativi e soprattutto le richieste.

"Per ridare dignità all'intera comunità murgiana che guarda con speranza e fiducia alla prossima apertura, diventa allora necessario ed urgente avere certezze circa la reale volontà di chiudere contemporaneamente i due vecchi Ospedali, di dotarli di un efficace servizio di 118, verificare la reale volontà di trasferire tutti i reparti e soprattutto rendere pienamente funzionanti e veramente operativi quelli di imminente trasferimento, come la Lungodegenza e il reparto di Psichiatria, dotandoli immediatamente del laboratorio di analisi, della Banca del Sangue, di una Radiologia funzionante - scrivono i responsabili del centro destra gravinese i quali ribadiscono "che il nuovo Ospedale della Murgia, per non tradire le aspettative di una popolazione di oltre 200.000 abitanti, deve avere almeno i seguenti reparti: Chirurgia e di almeno una Sala Operatoria, Emodialisi; Medicina Generale; Ostetricia e Ginecologia con annessa Pediatria e Neonatologia; Ortopedia e Traumatologia, un Ambulatorio di Oncologia ed Ematologia come più volte promesso dal Direttore Sanitario e della tanto anelata Unità Coronarica con annessa Emodinamica e successivamente di una Stroke Unit, Rianimazione, oltre a Pneumologia (con annessa Terapia Intensiva) e Urologia".

E non è tutto. "Suscita perplessità- continua il documento - la volontà dell'ASL Bari di voler procedere all'assunzione di Direttori di Struttura Complessa privilegiando, ancora una volta, presidi ospedalieri siti in fascia costiera e metropolitana. Le nostre, sono preoccupazioni legittime in quanto parliamo meramente di reparti di base, poca cosa rispetto alla paventata capacità di diventare un polo di eccellenza della medicina in grado di rasserenare e rassicurare le comunità della murgia".

Perplessità a cui, come sottolineano gli scriventi "solo i fatti potranno dare la giusta risposta".