Omicidio Capone, 15 anni per Scalese

Emessa la sentenza dalla Corte di Bari. La difesa farà appello

lunedì 18 luglio 2022 16.36
Il Tribunale di Bari ha emesso la sentenza, decidendo per la condanna di Gaetano Scalese, accusato di essere il colpevole dell'omicidio di Pietro Capone. L'uomo, nella tarda sera del 10 marzo 2014, fu ucciso con due colpi di pistola alla nuca. L'attenzione degli inquirenti si era da subito concentrata sull'imprenditore gravinese, indicandolo come possibile responsabile dell'omicidio. Scalese era stato tratto in arresto nel giugno del 2019, dopo che il gip di Bari aveva rigettato la richiesta cautelare avanzata dal PM, richiesta di misura cautelare accolta dal Tribunale del Riesame.

E così, dopo più di due anni e mezzo e oltre 40 udienze, la Corte di Assise del Tribunale di Bari, presieduta da Antonio Diella, con il giudice a latere Chiara Civitano, dopo numerose ore di camera di consiglio ha emesso la sentenza di condanna a 15 anni e quattro mesi per l'imprenditore Gaetano Scalese.

Una sentenza che non ha convinto l'avvocato della difesa Saverio Verna, difensore di Scalese insieme al collega Andrea Dicomite. "Prendo atto della sentenza adottata quest'oggi- ha detto Verna- ho il massimo rispetto per la decisione assunta dalla corte di Assise di Bari che evidentemente non ha condiviso la tesi della difesa; pur ritenendo che una differente lettura degli elementi posti alla cognizione dei giudici avrebbe loro permesso di giungere ad altra soluzione, attenderemo con curiosità il deposito delle motivazioni e proporremo impugnazione, nella convinzione della assoluta estraneità di Gaetano Scalese da ogni accusa mossa a suo danno".

Adesso la difesa avrà a disposizione 90 giorni dal deposito delle motivazioni. Intanto, Scalese rimarrà detenuto in regime di arresti domiciliari.