Deposito nucleare, uniti per il no

Voci e commenti dei rappresentanti istituzionali di Puglia e Basilicata

venerdì 15 gennaio 2016 15.55
A cura di Antonella Testini
Per una volta sono tutti concordi su un unico grande tema: non alle scorie nucleari tra Puglia e Basilicata. In una terra già martoriata dai disastri ambientali, dalla mancanza di politiche di sviluppo e investimenti nazionali, il deposito dei rifiuti nucleari sarebbe l'ennesima condanna.
Nel corso dell'ultimo consiglio comunale che ha messo insieme sette comuni dell'Alta Murgia, i sindaci sono concordi nell'affermare la propria contrarietà e nel rivendicare il diritto a tutelare il proprio territorio e le proprie bellezze, ma anche "la salute dei cittadini e la salubrità del terreno" rimarcano a gran voce i primi cittadini di Irsina e Spinazzola mentre Michele Armienti, sindaco di Poggiorsini pone l'accento sull'aumento allarmante delle patologie tumorali.
Tanti i partecipanti all'assise dal vescovo della diocesi al Altamura, Giovanni Ricchiuti al presidente del consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo che ha espresso la sua "vicinanza al territorio". Presente anche l'assessore all'ambiente della Regione Puglia, Domenico Santorsola protagonista di un fuori programma contro il sindaco di Spinazzola, Di Tullio che ha accusato l'assessore di non aver fornito risposte sulla vicenda di Grottelline.
Nel merito del consiglio comunale contro le scorie nucleari, invece, Santorsola si dice "al fianco dei territori, per far valere le ragioni di una indisponibilità ad accogliere il deposito nazionale di rifiuti radioattivi basata non su una astratta sindrome Nimby, ma su dati di fatto, su elementi tecnici chiari ed inoppugnabili"

Dello stesso avviso l'assessore regionale della Basilicata, Luca Braia secondo cui "Il Sud, la Basilicata e la Puglia non possono pagare per la mancanza storica di Strategia Industrialee Strategia Energetica".
E se il consigliere pugliese Damascelli parla di un vero e proprio "accanimento del governo nazionale con la nostra Regione: dalle trivelle alle scorie nucleari, siamo costantemente nel mirino del Pd nazionale" il pentastellato Conca auspica che le istituzioni locali "facciano fronte comune non solo per scongiurare la minaccia delle scorie nucleari ma anche per debellare le criticità ambientali che già sono presenti sul territorio".
L'iniziativa è stata salutata con favore anche dal presidente del Parco dell'Alta Murgia Cesare Veronico pronto a stare al fianco delle amministrazioni locali per salvaguardare il territorio.
Ai parlamentari Liliana Ventricelli e Cosimo Latronico è toccato il compito di fare chiarezza sull'intera vicenda ribadendo che la pubblicazione della Carta dei siti non è il passaggio definitivo del governo ma solo l'inizio di una procedura di trasparenza con cui il Governo nazionale avvierà il confronto con i territori.

Dario Stefano, invece, punta il dito contro il Governo: "E' un'altra idea priva di senno, quella di immaginare la localizzazione di un sito di stoccaggio di rifiuti nucleari dove c'è un Parco nazionale. La Puglia rischia di diventare un incredibile campo minato: la Tap, le trivelle, l'Ilva, le centrali a carbone e ora questa ipotesi".

Tanti, forse troppi gli interventi da parte dei rappresentati istituzionali mentre fuori dal teatro un presidio di cittadini manifestava la propria contrarietà e prova a fare chiarezza sulla vicenda. Argomentazioni sintetizzate in aula da Piero Castoro uno dei rappresentanti dei comitati che attraverso un volatio invitano le comunità locali a "mobilitarsi per difendere la salute e l'ambiente e tutelare la nostra economia".
Una bella pagina di politica è stata scritta all'interno del teatro Mercadante. In tanti assicurano che si tratti della prima pagina di un ricco libro.