Debiti alla Fondazione Santomasi: quali soluzioni?

La questione arriva in consiglio comunale

venerdì 7 novembre 2025
Bisogna riformare lo statuto della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi, che non sta vivendo un buon momento dal punto di vista economico. Addirittura ci sono creditori che hanno avanzato decreti ingiuntivi, arrivando anche a chiedere il pignoramento dei conti: allora perché il Comune non decide di destinare l'1% del proprio bilancio all'ente morale?

A porre nuovamente l'accento sulla questione è stato il consigliere comunale dei cittadini Gravinesi, Mario Conca. Una proposta reiterata all'amministrazione comunale che è a conoscenza delle difficoltà in cui versano le casse dell'ente morale e che- per bocca del sindaco Lagreca- sta effettuando degli incontri per poter affrontare il problema.

"Il tema della Fondazione Santomasi abbraccia la collettività e tutti teniamo alla fondazione" - gli ha fatto eco l'assessore Vicino, che ha sottolineato come purtroppo, negli ultimi anni, ci sono state situazioni che si sono accavallate e non sono state affrontate in tempo utile o, comunque, sono state fatte valutazioni che facevano pensare che si potesse affrontare in maniera differente la situazione, che però ha generato, oggi, delle forti tensioni a livello di contabilità.

Attualmente l'ente morale percepisce dal comune una cifra pari a 140mila euro circa: "cifra individuata circa 40 anni fa" -sottolinea Vicino. Somma che evidentemente non è bastata a scongiurare le azioni dei creditori che hanno fatto richieste di ingiunzione di pagamento e addirittura nel pignoramento dei conti correnti.

Cosa può fare l'amministrazione comunale?
"Abbiamo sollecitato incontri con gli organi di rappresentanza della fondazione e con le parti" - afferma l'assessore, che spiega il logico interessamento dell'amministrazione comunale. Infatti, se si considera che gran parte del Cda dell'ente viene nominato dal consiglio e dal sindaco, si capisce come l'ente sia legato a doppio mandato all'amministrazione.

Una circostanza che è stata rinforzata ancor di più dall'ispezione della Corte dei Conti, nella quale è venuto fuori che il passaggio di denaro da Comune a Fondazione non è adeguato alle nuove normative.

"Adesso bisogna adeguare lo statuto della fondazione" - questo il pensiero di Vicino, che sostiene come l'atto statutario vada rinnovato e rimaneggiato, ripensando alla fondazione magari, scindendo la casa museo dall'azienda.

Per la questione crediti comunque Vicino ha voluto rassicurare la comunità gravinese. "Siamo agli sgoccioli sulla ricomposizione bonaria del debito" - ha chiosato l'assessore, ribadendo la necessità di affrontare in maniera organica la questione con un passaggio in consiglio comunale per dare nuova vita alla fondazione.

Vedremo come si evolverà la situazione nella speranza che questo momento buio sia solo una triste parentesi da mettersi alle spalle per il più importante ente morale gravinese.