Città Metropolitana, Veronico: "Ignorata la Murgia"

Respinta la proposta di inserire il Parco nello statuto

giovedì 4 dicembre 2014 15.49
"La Murgia viene ignorata dalla Città Metropolitana".

Non sembrano partire con il piede giusto i rapporti tra il nuovo ente amministrativo ed il Parco dell'Alta Murgia, stando allo sfogo del presidente Cesare Veronico.

L'accusa viene dopo l'inaspettata bocciatura della proposta di emendamento con cui il Parco si proponeva come elemento di specificità dell'area murgiana all'interno del nascente statuto della Città Metropolitana.

"La Città Metropolitana – recitava il testo respinto - riconosce la specificità del Parco Nazionale dell'Alta Murgia nei processi di integrazione strategica e territoriale dell'area omogenea di riferimento, in considerazione delle finalità statutarie, in coerenza con l'art. 3 dello Statuto dell'Ente, delle competenze e della localizzazione con specifico riguardo alle relazioni tra ambiente, insediamenti umani e risorse per assicurarne la riproducibilità e la durevolezza".

"Ci dispiace che la nostra proposta non sia stata accettata – commenta Veronico – in un momento in cui la forbice tra politica e cittadini è sempre più larga ed il Parco svolge proprio un ruolo da tramite fra le due realtà".

Una presenza non solo fisica, ma anche istituzionale, quella fortemente voluta da Veronico all'interno della nuova realtà, come ribadito anche in recente un incontro pubblico con il governatore Vendola a Gravina, ad integrazione dell'art.7, riguardante la "Costituzione delle zone omogenee" (oltre a quella della Murgia, previste anche la nordbarese, la costiera e quella della Valle d'Itria) che compongono la Città Metropolitana.

Uno "sgarbo" nei confronti dell'ente nato nel 2004 che rende più difficoltoso il cammino del territorio murgiano all'interno Città Metropolitana, nata al posto della vecchia Provincia senza un mandato popolare. Proprio per ovviare a questo "handicap" d'origine, la stesura della bozza di statuto era stata prevista attraverso il confronto tra amministratori locali, dirigenti e funzionari comunali, esponenti di associazioni, parti sociali e anche semplici cittadini.