Città metropolitana, approvato lo statuto

Menzione generica delle aree omogenee. Riconosciute le associazioni dei consumatori

venerdì 19 dicembre 2014 9.10
A cura di Francesco Mastromatteo
Città metropolitana, lo statuto al via libera.

La carta fondante il nuovo ente amministrativo è stata approvata nel corso di una seduta in cui sono stati esaminati gli emendamenti presentati dai sindaci, oltre ad affrontare questioni di interesse generale come l'Imu sui terreni agricoli, tema su cui l'assise ha emanato un apposito ordine del giorno per chiedere il ritiro del decreto.

42 gli articoli di cui si compone il testo, specificando principi fondamentali, funzioni e competenze. Uno statuto, quello che ha incassato il sì dell'aula, flessibile: al fine di monitorare le azioni concrete del nuovo ente, sarà obbligatoriamente rivisto dopo quindici mesi, come previsto da un apposito articolo.

Soddisfatto il sindaco metropolitano, Antonio Decaro: "E' solo il primo passo che facciamo lungo un percorso che dobbiamo condividere con i cittadini, e soprattutto con tutti i cittadini. Oggi abbiamo adottato uno schema di statuto che garantisce il rispetto delle specificità di tutti i territori che costituiscono l'area metropolitana di Bari e soprattutto chiarisce l'intenzione già dichiarata di attribuire e valorizzare la forza di un collettivo, composto da 41 Comuni, e non le singole identità".

Una ricerca di condivisione che però non ha evitato polemiche e malumori, come quelli espressi qualche giorno fa da Cesare Veronico, per il mancato inserimento della specificità del Parco dell'Alta Murgia all'interno dello statuto. Vittoria solo parziale per i promotori delle aree omogenee, individuate inizialmente in quattro zone specifiche (nord barese, zona costiera, Murgia, Valle d'Itria). Il testo approvato infatti dice solo che esse "possono essere costituite", una formula generica senza imposizioni o perimetrazioni precise: "In futuro – spiega il consigliere altamurano Luigi Lorusso – potranno essere individuate non solo in base a criteri geografici, ma anche produttivi o identitari".

Esprimono vivo apprezzamento invece i responsabili della Confconsumatori di Altamura e Gravina per il comma che "riconosce la funzione fondamentale di tutela dei diritti e degli interessi degli utenti e di controllo sociale dei servizi svolto attraverso le associazioni dei consumatori", accogliendo la proposta congiunta avanzata dalle due sezioni dell'associazione di categoria il 2 dicembre scorso.

Dopo l'approvazione del consiglio, la parola è passata alla Conferenza dei sindaci dei comuni componenti (trenta i presenti, tra cui due commissari), ultimo passaggio prima del varo definitivo del nuovo ente, che dal 2015 manderà in soffitta la vecchia Provincia.