Beni comunali, nessuna alienazione

L'assessore Lagreca: "Occorre una ricognizione più precisa". Tra i terreni in elenco quelli di contrada Graviglione

giovedì 2 agosto 2012 10.01
A cura di Francesco Mastromatteo
Immobili patrimoniali da alienare: nessuno.

E' lapidaria la conclusione del documento con cui l'amministrazione conclude il dettagliato elenco degli immobili di proprietà comunale del patrimonio disponibile. L'argomento delle alienazioni, al centro del dibattito politico anche nazionale in un momento in cui gli Stati devono ricorrere anche alla (s)vendita dei gioielli di famiglia pur di far quadrare i conti, era stato affrontato nel corso dell'ultimo consiglio comunale. Anche in quella sede la relazione della giunta si era limitata ad una scarna dichiarazione: "Al momento non c'è nessun bene comunale da alienare". Le repliche dell'opposizione si erano incentrate soprattutto sulla mancanza di specificazioni in merito alla destinazione urbanistica dei beni elencati.

Il tema delle alienazioni, durante l'amministrazione Divella, aveva creato aspre polemiche da parte di chi denunciava il rischio di operazioni finanziarie volte a permettere ai soliti furbetti di acquistare a prezzi stracciati fabbricati e suoli da far fruttare con la solita speculazione edilizia. In particolare, i sospetti si erano concentrati su sui terreni ubicati in contrada Graviglione, identificati sulle mappe come pascolo e interessati da alcune attività commerciali, dal valore quantificato in 4 euro/mq. Anche in seguito a questo clima avvelenato dai sospetti l'amministrazione decise di fare marcia indietro.

La giunta Valente, per bocca dell'assessore Lagreca, prende tempo ma promette interventi più incisivi e mirati: "Non escludiamo di operare alienazioni in un secondo momento - dichiara l'assessore - ma per poter individuare i beni giusti occorre una opportuna ricognizione. Interverremo soprattutto sui fitti attivi, occorre uniformare il valore dei beni patrimoniali per evitare i problemi del passato".

E così, mentre il presidente della Provincia Schittulli annuncia di voler vendere l'auto blu, a Gravina si cerca il giusto mezzo tra gli sprechi pubblici e le speculazioni private.