Asso.T.Im: eliminare tributi per le attività di ristorazione

La richiesta ai sindaci di Gravina e Poggiorsini per uno dei settori più colpiti

domenica 26 aprile 2020
Sono i pubblici esercizi ad essere i più danneggiati da questa emergenza sanitaria e per questo meritano iniziative speciali e straordinarie. Questo il succo del messaggio inviato dalla Associazione Territoriale degli Imprenditori e sottoscritto da numerosi addetti del mondo della ristorazione al sindaco di Gravina e Poggiorsini, affinché si facciano carico della situazione.

"Mai come ora si è dimostrato che i Ristoranti, i Pub, le sale ricevimenti, i locali che organizzano eventi e i pubblici esercizi in genere, devono essere considerati il fulcro di una economia territoriale che attraeva migliaia di forestieri che sceglievano i nostri locali per la qualità dei nostri prodotti e servizi"- si legge nella missiva inviata ai primi cittadini di Gravina e Poggiorsini. Luoghi di ristorazione che rappresentano elementi di attrattiva turistica e che portano dietro si sé, anche la crisi dell'indotto con tutta una serie di attività che sono rimaste paralizzate dalla chiusura degli esercizi.

Un mondo "fatto di tanti artigiani di qualità come i panificatori, i caseari, i pastifici artigianali, le cantine, gli oleifici e altri che fornivano le nostre cucine per la somministrazione di piatti di grande qualità" che hanno dovuto ridimensionare tangibilmente le proprie produzioni e i propri introiti, per una comunità che può vantare delle eccellenze in materia di enogastronomia che rappresentano un patrimonio per l'intera comunità e per questo meritano la massima attenzione.

E da queste considerazioni che parte la proposta dell'Asso.T.Im. "Chiediamo una immediata revisione del bilancio comunale finalizzato ad eliminare per tutto l'anno 2020 i tributi comunali a carico delle imprese appartenenti a queste categorie e di aprire da subito un tavolo con i nostri referenti per disegnare ("Fase 2") insieme un percorso di rinascita condiviso e che prevede incentivi e sgravi anche per gli anni successivi" -si legge nel documento inviato a Palazzo di Città.

L'intenzione è quella di aprire un confronto con le istituzioni, anche per ridisegnare "insieme i luoghi di aggregazione sociale" e gli spazi da destinare all'esterno agli esercizi di ristorazione, alla luce delle disposizioni per il mantenimento della distanza sociale.