Amministrative 2017, la scacchiera è pronta

Un progetto civico da contrapporre al Cambiamente

giovedì 13 ottobre 2016
Anni che a detta dei firmatari del documento dato in pasto all'opinione pubblica segnano enormi fallimenti sul piano politico e amministrativo.

"Chi aveva sperato in uno sviluppo o in un lavoro continua ad elemosinare il contributo; chi aveva sperato in una grande stagione di legalità, deve rassegnarsi ai tanti servizi che vengono (o sono stati) continuamente prorogati; chi aveva sognato la realizzazione di strutture importanti per lo sport (piscina) o per lo sviluppo (ente Fiera), rimane deluso a fronte di una incapacità e di un lassismo senza precedenti".
E l'elenco delle rovine parte dai beni archeologici al museo dell'acqua e della pietra, passando per il museo archeologico, il bastione medioevale, la piscina comunale, via Deledda per arrivare al bosco comunale. E non si salvano nemmeno le scuole, le palestre, le periferie abbandonate al loro destino di "terra di nessuno".

Dopo quattro anni di buio, "abbiamo meditato a lungo sul da farsi, consapevoli che qui e ora si gioca una partita importante per la nostra città. Lungo il crinale della antica collina abbiamo provato ad immaginare un futuro diverso, in cui le generazioni, gli uomini e le donne, si tengono la mano in un gesto inedito di rinnovata solidarietà, in cui i nostri figli non siano più costretti ad andare via e chi resta possa trovare lavoro e dignità civili".
Un appello alla condivisione e all'unione sottoscritto e confermato da nomi altisonanti della politica locale a cominciare dai due consiglieri comunali Angelo Petrara e Vincenzo Varrese, gli unici due nati e rimasti tra le fila dell'opposizione, a cui si è unito Lorenzo Carbone prima assessore della giunta Valente poi consigliere di maggioranza e ora in rotta di collisione con l'intero progetto targato Valente.
Tra i firmatari figura anche il nome di Donato Mastropietro, nuovo segretario del Partito socialista, e quelli di Leo Vicino e Michele Lorusso oltre che dell'ex consigliere provinciale Mimmo Romita, tre anime del centro destra locale. A completare il cerchio l'ex consigliere Angelo Lapolla, Michele Bosco e Lello Digennaro.
Tutti uniti intorno ad un progetto civico per dare vita "ad un grande progetto politico-amministrativo per la città, per la comunità; senza distinzioni di sorta, animati solo dalla volontà di servire la comunità e servirla bene, nella legalità e nella giustizia sociale".

Un gruppo numeroso che in realtà ha richiamato intorno a se diverse anime politiche e esponenti di primo piano dell'associazionismo cittadino oltre ad alcuni "fedelissimi" dell'attuale sindaco Valente ed esponenti del Partito democratico delusi dall'oligarchia imposta dallo stesso Valente nelle stanze del Pd locale e dello stesso Municipio.
Un documento e soprattutto un progetto che almeno a sentire le prime note suona coma una resa dei conti nella quale "ciascuno sia il protagonista principale e nessuno, tuttavia, sia indispensabile".
"E' la sola strada – concludono i firmatari del documento - per vincere le furberie, le mediocrità individuali, le razzie delle poche risorse disponibili".


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