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Palazzo di città

Riscossione tributi: il Comune esternalizza le attività di supporto

La decisione imposta dalla carenza di personale. L'appalto avrà una durata di nove anni.

Le esigenze legate al servizio di accertamento e riscossione dei tributi aumentano, ma gli uffici comunali sono a corto di dipendenti e il Comune apre alle ditte esterne.

Con delibera dello scorso 24 maggio, la giunta comunale, preso atto dell'impossibilità, per l'attuale dotazione organica dell'Ufficio Tributi, di soddisfare a pieno le esigenze derivanti dalle attività di controllo dell'evasione e dell'elusione fiscale, ha infatti deciso di affidare in appalto le attività di supporto esterno, come la predisposizione di avvisi, bollettazione e rendicontazione di Imu, Tares e tributi minori. La legge, però, non consente di esternalizzare direttamente la riscossione dei tributi, ma solo le attività strumentali propedeutiche: la ditta affidataria quindi non potrà maneggiare direttamente le somme riscosse, che verranno direttamente versate nelle casse comunali.

La decisione, derivante dalla complessa specificità tecnica ed operativa di talune fasi gestionali del servizio, oltre che dalla accresciuta mole di lavoro, si rende necessaria per la carenza di personale, ma secondo Palazzo di Città garantirà maggiori entrate atte a soddisfare le sempre più pressanti esigenze economiche dell'ente.

Oltre alle attività di supporto alla riscossione dei tributi, con un aggio (al netto di Iva) risultante dall'applicazione del ribasso offerto in sede di gara ed applicato alla misura del 2% per l'Imu e la Tares, e del 20% per i tributi minori, il capitolato prevede anche quelle legate al canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche e dei passi carrabili, per il mercato quindicinale, le iniziative pubblicitarie ed i diritti sulle pubbliche affissioni; la ditta affidataria, che gestirà il servizio per i prossimi nove anni, per tutta la durata dell'affidamento dovrà eleggere il proprio domicilio presso la sede municipale.

Perché il bando di gara parta, però, occorreranno ancora alcuni mesi: "Quello approvato per adesso – dichiara ai microfoni di Gravinalife l'assessore Nicola Lagreca – è solo un atto di indirizzo in ottemperanza alle delibere, comprese alcune delle precedenti amministrazioni, che andrà in discussione prima in commissione e poi in consiglio comunale".
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