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Eventi
Dramma e comicità in scena al Vida
La "Cattiva compagnia" di Lucca approda a Gravina. Ampio il consenso di pubblico in sala
Gravina - lunedì 24 settembre 2012
18.30
Un colpo di pistola apre e chiude il sipario di "Raptus", spettacolo messo in scena dalla "Cattiva Compagnia" il 22 e 23 settembre all'interno della rassegna teatrale "Amattori insieme... Vito D'Agostino", premio "Pippo Schinco".
Caratterizzato da uno stile quasi cinematografico tipico dei film di Almodovar o di Tarantino più che da uno stile prettamente teatrale simile a quello di una farsa contaminata da lampi di follia e surrealismo, "Raptus" non va considerato come una semplice psico-tragedia familiare a tinte comiche ma come una vera e propria rivisitazione d'impianto satirico di un vita matrimoniale perfetta sconvolta improvvisamente da un raptus omicida causato dall'ingerenza di una suocera invadente e da qualche "scheletro" nell'armadio che per scelta registica si è trasformato in frigofero all'interno del quale viene nascosto l'amico gay del marito "ideale".
Sotto la guida del regista Giovanni Fedeli, gli attori, Tiziana Rinaldi, Elisa D'Agostino, Filippo Battaglia e Roberto Benedetti, hanno egregiamente interpretato i loro ruoli mantenendo un ritmo incalzante nelle proprie battute, ritmo che assieme alla scelta registica dei giochi di luce caratterizzati dall'alternarsi di buio a luci colorate e ad una scenografia scarna e lineare è riuscito a tenere incollati alle proprie poltrone fino all'ultima scena i numerosi spettatori.
A contraddistinguere l'intero spettacolo, l'atmosfera onirica e visionaria in grado di sospendere tempo e situazioni e di creare suspance e ironia, qualità molto apprezzate dal pubblico presente il cui indice di gradimento ha misurato la comicità degli attori.
Caratterizzato da uno stile quasi cinematografico tipico dei film di Almodovar o di Tarantino più che da uno stile prettamente teatrale simile a quello di una farsa contaminata da lampi di follia e surrealismo, "Raptus" non va considerato come una semplice psico-tragedia familiare a tinte comiche ma come una vera e propria rivisitazione d'impianto satirico di un vita matrimoniale perfetta sconvolta improvvisamente da un raptus omicida causato dall'ingerenza di una suocera invadente e da qualche "scheletro" nell'armadio che per scelta registica si è trasformato in frigofero all'interno del quale viene nascosto l'amico gay del marito "ideale".
Sotto la guida del regista Giovanni Fedeli, gli attori, Tiziana Rinaldi, Elisa D'Agostino, Filippo Battaglia e Roberto Benedetti, hanno egregiamente interpretato i loro ruoli mantenendo un ritmo incalzante nelle proprie battute, ritmo che assieme alla scelta registica dei giochi di luce caratterizzati dall'alternarsi di buio a luci colorate e ad una scenografia scarna e lineare è riuscito a tenere incollati alle proprie poltrone fino all'ultima scena i numerosi spettatori.
A contraddistinguere l'intero spettacolo, l'atmosfera onirica e visionaria in grado di sospendere tempo e situazioni e di creare suspance e ironia, qualità molto apprezzate dal pubblico presente il cui indice di gradimento ha misurato la comicità degli attori.


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