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Cronaca

“Ci sarebbero indicazioni sulle dinamiche della morte di Ciccio e Tore che la signora Carlucci ha ricevuto da alcune persone”

A parlare è l'Avv. Ciocia, legale della mamma dei fratellini. "Dobbiamo muoverci con estrema cautela"

Il caso Ciccio e Tore torna alla ribalta…"quando è palese che di morte naturale non si è trattato, e una vera e propria dinamica dell'accaduto è ancora sconosciuta, è lecito ed è nell'interesse di qualsiasi genitore pretendere di sapere", queste le parole dell'avv. Ciocia, legale della signora Rosa Carlucci, contattato dalla redazione.

"Allo stato non c'è nulla di certo, per questo dobbiamo muoverci con molta cautela. Ci sono indicazioni, informazioni che la signora Carlucci ha ricevuto da alcune persone ed è necessario a questo punto accertare le fonti e verificare quello che questa gente ha da dire", ha continuato l'avvocato Ciocia che nei prossimi giorni incontrerà la madre dei fratellini Pappalardi e contatterà le persone coinvolte.

"Nel momento in cui si avrà un quadro chiaro della cosa, provvederemo a chiedere eventualmente l'apertura delle indagini", così ha concluso l'avvocato, la cui estrema cautela è dettata dalla triste consapevolezza che in questi casi non sempre la gente è disposta a parlare…


Secondo alcune fonti, la tesi della signora Carlucci sarebbe la seguente: "I due fratellini sono precipitati nella cisterna durante una prova di coraggio a cui furono sottoposti da altri cinque ragazzi, ora maggiorenni", ma la stessa versione non è stata né smentita, né confermata dall'avv. Ciocia.

Una volontà, quella di capire, di conoscere ed eventualmente chidere l'apertura delle indagini, che accomuna entrambi i genitori dei fratellini, nonostante le "beghe" delle ultime ore relative alla traslazione delle salme da una cappella all'altra, che come ha dichiarato l'avv. Ciocia "lascino il tempo che trovano".
Vicenda quest'ultima che in ogni caso è stata per ora risolta a favore della madre, la quale si era opposta al trasferimento delle salme dall'attuale sede, alla cappella di famiglia del padre Filippo, presentando un esposto-denuncia in Procura.
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