caccia
caccia
Territorio

Bracconieri sì, ma per necessità

In forte aumento il fenomeno in Puglia. Gli animali rivenduti ai ristoranti.

Bracconieri per necessità.

Sono 2.246, da gennaio 2010 a settembre 2012, i casi di bracconaggio scoperti dal Corpo Forestale dello Stato in tutta Italia. Oltre 1.500 le persone denunciate, 12 gli arresti e 513 perquisizioni. Circa 5.000 gli illeciti amministrativi sanzionati, con verbali di importo pari, nel complesso, a più di un milione di euro.

Sono questi i numeri di un fenomeno fortemente in crescita soprattutto in Lombardia, Campania e Puglia. Un fenomeno allarmante, con la crisi economica non tutti possono permettersi di pagare le tasse e le concessioni governative, che rischia di diventare un'emergenza sociale se si considera che, stando a quanto dichiarato dai vertici della Forestale, nelle regioni del Sud Italia spesso ci si trova dinanzi a persone che cacciano per necessità mirando a piccoli uccelli che vengono catturati e rivenduti ai ristoranti.

I cacciatori di frodo non risparmiano nemmeno le oasi protette. In particolare, i due parchi nazionali pugliesi, quello del Gargano e il parco nazionale dell'Alta Murgi,a sono stati letteralmente presi d'assalto, con frequenti incursioni notturne. E se nel Gargano si caccino soprattutto animali acquatici, nell'Alta Murgia è il cinghiale la vittima prediletta dei bracconieri.

E il territorio gravinese non è immune a questo fenomeno. Risale infatti allo scorso novembre il ritrovamento di un richiamo acustico utilizzato dai bracconieri per cacciare illecitamente volatili all'interno del Parco. L'apparecchio, ritrovato in località Pantano, luogo impraticabile per gli automezzi ed accessibile esclusivamente a piedi, era posizionato nei pressi di un grosso masso ed ancorato ad esso tramite una catena; un meccanismo automatico con timer ne permetteva l'accensione. Il tutto era celato all'interno di una bombola di gas artefatta. Poche settimane prima, il 26 ottobre, erano stati rinvenuti sempre nel Parco dell'Alta Murgia numerosi lacci usati per la cattura di cinghiali. Una pratica illegale quanto crudele. Infatti, i lacci in questione sono fabbricati con cavi d'acciaio di diverso diametro e hanno un cappio che strozza gli animali uccidendoli in silenzio, così ovviando all'uso delle armi da sparo che invece potrebbero allertare gli animali. In molti altri casi nel mirino erano finiti anche falchi, albanelle e altre specie che vivono e si riproducono nei due polmoni verdi della città, ossia il parco dell'Alta Murgia e il Bosco Difesa Grande. Non a caso, la Lipu gravinese aveva sollecitato l'amministrazione comunale ad attivarsi per un'intensificazione dei controlli.
  • Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia
  • Corpo Forestale dello Stato
  • Bracconaggio
Altri contenuti a tema
Parco Alta Murgia, CETS: ultimo incontro Parco Alta Murgia, CETS: ultimo incontro Conclusione di un percorso per definire una nuova Strategia e Piano d’Azioni della Carta Europea del Turismo Sostenibile
Bandiera verde per il Parco dell’Alta Murgia Bandiera verde per il Parco dell’Alta Murgia L’area protetta riceve il riconoscimento della CIA Agricoltori Italiani
Tutela parchi, accordo tra Regione e Forestale Tutela parchi, accordo tra Regione e Forestale Aumenta la sorveglianza oer la tutela di Parchi e aree protette della Puglia
On. L’Abbate (M5S): “Alta Murgia, il Parco sacrificato alla politica, è lo spoil system, deve andare così! On. L’Abbate (M5S): “Alta Murgia, il Parco sacrificato alla politica, è lo spoil system, deve andare così! Nota critica del deputato pentastellato sulla nomina alla guida del Parco dell’Alta Murgia
Tarantini: “Un mandato al servizio del territorio: sei anni alla guida del PNAM” Tarantini: “Un mandato al servizio del territorio: sei anni alla guida del PNAM” Per l’ex presidente del Parco dell’Alta Murgia: Traguardi e riconoscimenti i frutti di una visione condivisa
Nomina Loizzo al Parco Alta Murgia, le reazioni Nomina Loizzo al Parco Alta Murgia, le reazioni Dissenso del centrosinistra e del governo regionale. Alcuni sindaci del nord barese si complimentano con il nuovo commissario
L’altamurano Loizzo è il nuovo presidente del Parco Dell’Alta Murgia L’altamurano Loizzo è il nuovo presidente del Parco Dell’Alta Murgia Subentra a Francesco Tarantini. La decisione del Ministero dell’Ambiente
L’Alta Murgia vuole di nuovo Tarantini L’Alta Murgia vuole di nuovo Tarantini Lettera al Ministero dei comuni del Parco che chiedono di riconfermarlo alla guida dell’area protetta
© 2001-2025 Edilife. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo sito può essere riprodotta senza il permesso scritto dell'editore. Tecnologia: GoCity Urban Platform.
GravinaLife funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.