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Politica

Amministrative 2017, l'associazione Liberi e Forti pronta a scendere in campo

Appello ai cittadini per costruire una nuova comunità più consapevole e responsabile

"Creare a affermare un rinnovato spirito civico che possa elevare la sensibilità politica di tutti i cittadini gravinesi"
E' questo l'obiettivo della neonata associazione 'Noi, Liberi e Forti' e soprattutto "fuori da ogni logica di partito di cui pure riconosciamo e non sottovalutiamo l'importanza e la valenza democratica" si legge in una nota inviata dai referenti dell'associazione.

Affermato il fallimento dei partiti politici troppo chiusi e troppo concentrati nel discutere le sole questioni interne, l'associazione si rivolge ai cittadini invitandoli a "rimboccarsi le maniche ed agire per il riscatto della propria città, vessata da logiche clientelari ed affaristiche e piegata ai voleri di signorotti ed avventurieri".
"Una attenta analisi della situazione sociale della nostra comunità ci ha dunque convinti a mettere in gioco noi stessi, individualmente e collettivamente, per contribuire, ognuno con le proprie specificità e la propria storia, ad affermare quelli che noi riteniamo i valori fondanti di una comunità sana e di un territorio peculiare come il nostro. I nostri valori di riferimento sono : il forte e radicato senso di appartenenza alla nostra comunità, alla sua storia millenaria; la solidarietà declinata nelle varie forme dell'agire sociale; il senso di responsabilità nel governo della cosa pubblica; l'alto senso di servizio alla comunità cui apparteniamo; l'attenzione alla conservazione del territorio che ci è stato donato da chi ci ha preceduto e di cui dobbiamo essere amorevoli custodi".

Valori che non trovano più riscontro e soprattutto applicazione nel mondo politico locale tanto che il presidente della neonata associazione Francesco Iurino dichiara la volontà dell'intero gruppo a "concorrere alle prossime elezioni comunali della primavera del 2017 ponendoci come una forza alternativa alla politica di sistema, in assoluta e piena discontinuità con la attuale gestione politico-amministrativa, che non soltanto negli ultimi cinque anni, ma da alcuni decenni caratterizza in negativo la vita sociale e politica della nostra città".
In aperto contrasto con il sistema politico e amministrativo che ha governato Gravina in questi ultimi anni "attento più ad alimentare la propria clientela ed a favorire carriere e personalismi compiendo per lo più scelte politiche ed amministrative inique e dannose per la città" il nuovo soggetto politico si schiera "insieme a tutte quelle forze politiche, culturali e sociali che nel tempo che hanno condiviso con noi questa consapevolezza, abbiamo quindi deciso di spenderci per la nostra città ponendo al servizio dei suoi cittadini, dei nostri concittadini, le nostre energie, il nostro entusiasmo, la nostra visione per un futuro diverso, sostenibile, partecipato e solidale della comunità gravinese".

Nelle prossime settimane sarà definito un quadro programmatico ovvero un elenco di interventi da realizzare in città nel prossimo futuro "con l'aiuto di tutti quei cittadini che vogliano unirsi a noi, onde evitare di essere schiavi di quella logica da sempre perseguita dalla mala politica locale fatta di interventi occasionali, momentanei, sporadici e dettati solo dalla convenienza o dalla opportunità di un momento o di una occasione elettorale".

Interventi da realizzare "nella riqualificazione, nel recupero, nella ricostruzione dei contesti degradati, nella ottimizzazione degli spazi della città, nella valorizzazione delle risorse endogene, nella costruzione di nuove filiere produttive, nella formazione dei giovani per dare forza e certezza agli investimenti economici che abbiano la loro ragion d'essere nell'unicità del nostro contesto locale".
Obiettivi e progetti da realizzare puntando sulla partecipazione del più ampio numero di cittadini per diventare "una comunità consapevole delle scelte amministrative da compiere, responsabile e coraggiosa nelle decisioni, sensibile ai bisogni degli ultimi, che abbia voglia di intraprendere e di mettersi alla prova: artefice del proprio destino".

Una vera e propria chiamata alle armi contro un sistema, a detta dell'associazione, collaudato e radicato e soprattutto governato dalla "mala politica, dal sotterfugio, dal calcolo e dall'interesse personale".
La proposta e di dunque quella di stimolare "la partecipazione come presupposto essenziale per un modello di sviluppo condiviso in grado di dar vita al progetto locale e di generare ricchezza durevole".
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