Napoli milionaria!
Adda passà 'a nuttata
martedì 4 novembre 2014
16.29
Un'opera rappresentante di De Filippo e rappresentativa di un'epoca, la commedia napoletana "Napoli milionaria", una delle più famose commedie di Eduardo de Filippo, sulla quale si è aperto il sipario del teatro Vida, sabato 1 e domenica 2 novembre.
A metterla in scena, attenendosi fedelmente al copione originale, è stata la compagnia teatrale Totò dell'associazione "Spazio a' livella" di Visciano che ha voluto omaggiare il Maestro Eduardo De Filippo con la sua opera per eccellenza, per ricordare il trentennale della sua scomparsa.
Sul palcoscenico i vari interpreti si sono ben calati nei loro ruoli donando al pubblico lo specchio di una società, di uno spaccato umano, di una Napoli che vive di contrabbando, spesso incentivato dallo stesso comportamento dei soldati americani; di una Napoli in cui nascono tanti amori di breve durata, senza futuro, tra ragazze del popolo e soldati in cerca di un po' di affetto e di calore umano e dove la guerra non è finita come ripete più volte il protagonista.
Celebre è la frase Adda passà 'a nuttata, frase sicuramente improntata all'ottimismo, così come ottimista era il medico di Rituccia che l'ha proposta. La notte, per buia che possa essere, ha una durata limitata. Dopo arriva sempre il sole e nasce un nuovo giorno. Un nuovo giorno per l'Italia che deve superare il momento tremendo della guerra che sta vivendo per risorgere e costruire il suo futuro e per la famiglia Jovine, simbolo delle famiglie del dopoguerra che sta attraversando un periodo difficile, ma che si è sicuri che se ne può uscire fuori: si deve solo avere pazienza ed aspettare che torni la luce.
Il pubblico ha seguito con tale partecipazione la rappresentazione che alla fine vi sono stati tantissimi applausi, ma anche un po' di commozione. A colpire alcuni spettatori il ragioniere Spasiano, uno dei personaggi centrali di Napoli milionaria!. Presente sin dalle prime scene della commedia quando lo si vede andare a prendere il caffè di contrabbando in casa Jovine; si assiste poi al suo dramma, quando viene progressivamente spogliato di tutte le sue proprietà e di tutte le sue ricchezze da donna Amalia, una donna avida e senza cuore. Nonostante i pesantissimi torti subiti, in chiusura del terzo atto assistiamo al bel gesto del ragioniere che consegna a donna Amalia il farmaco che salverà la vita a Rituccia. Un esempio di solidarietà inaspettata che ha toccato il cuore dei gravinesi facendo loro solcare il viso da qualche lacrima.
Prossimo appuntamento della rassegna, sabato 15 e domenica 16 novembre con "Falstaff e le allegre comari" di W. Shakespeare a cura della compagnia bolognese "I navig@tori".
Altro appuntamento da non perdere, l'8 ed il 9 novembre con "Non era la quinta, era la nona", spettacolo che sarà messo in scena dalla compagnia "Colpi di scena", il cui ricavato sarà devoluto ai Lions per l'acquisto di defibrillatori per le scuole.
Ufficio stampa teatro Vida
Dr.ssa Emanuela Grassi
A metterla in scena, attenendosi fedelmente al copione originale, è stata la compagnia teatrale Totò dell'associazione "Spazio a' livella" di Visciano che ha voluto omaggiare il Maestro Eduardo De Filippo con la sua opera per eccellenza, per ricordare il trentennale della sua scomparsa.
Sul palcoscenico i vari interpreti si sono ben calati nei loro ruoli donando al pubblico lo specchio di una società, di uno spaccato umano, di una Napoli che vive di contrabbando, spesso incentivato dallo stesso comportamento dei soldati americani; di una Napoli in cui nascono tanti amori di breve durata, senza futuro, tra ragazze del popolo e soldati in cerca di un po' di affetto e di calore umano e dove la guerra non è finita come ripete più volte il protagonista.
Celebre è la frase Adda passà 'a nuttata, frase sicuramente improntata all'ottimismo, così come ottimista era il medico di Rituccia che l'ha proposta. La notte, per buia che possa essere, ha una durata limitata. Dopo arriva sempre il sole e nasce un nuovo giorno. Un nuovo giorno per l'Italia che deve superare il momento tremendo della guerra che sta vivendo per risorgere e costruire il suo futuro e per la famiglia Jovine, simbolo delle famiglie del dopoguerra che sta attraversando un periodo difficile, ma che si è sicuri che se ne può uscire fuori: si deve solo avere pazienza ed aspettare che torni la luce.
Il pubblico ha seguito con tale partecipazione la rappresentazione che alla fine vi sono stati tantissimi applausi, ma anche un po' di commozione. A colpire alcuni spettatori il ragioniere Spasiano, uno dei personaggi centrali di Napoli milionaria!. Presente sin dalle prime scene della commedia quando lo si vede andare a prendere il caffè di contrabbando in casa Jovine; si assiste poi al suo dramma, quando viene progressivamente spogliato di tutte le sue proprietà e di tutte le sue ricchezze da donna Amalia, una donna avida e senza cuore. Nonostante i pesantissimi torti subiti, in chiusura del terzo atto assistiamo al bel gesto del ragioniere che consegna a donna Amalia il farmaco che salverà la vita a Rituccia. Un esempio di solidarietà inaspettata che ha toccato il cuore dei gravinesi facendo loro solcare il viso da qualche lacrima.
Prossimo appuntamento della rassegna, sabato 15 e domenica 16 novembre con "Falstaff e le allegre comari" di W. Shakespeare a cura della compagnia bolognese "I navig@tori".
Altro appuntamento da non perdere, l'8 ed il 9 novembre con "Non era la quinta, era la nona", spettacolo che sarà messo in scena dalla compagnia "Colpi di scena", il cui ricavato sarà devoluto ai Lions per l'acquisto di defibrillatori per le scuole.
Ufficio stampa teatro Vida
Dr.ssa Emanuela Grassi