Graviglione, l'impresa sporge denuncia per i danni al manto stradale

Botta e risposta Valente - Conca. Lupoli resta in silenzio

venerdì 23 ottobre 2015
La notizia è che la querelle di contrada Graviglione è finita sulla scrivania del Commissariato di Polizia di Gravina. A sporgere denuncia il legale rappresentante della Edim srl, l'azienda affidataria dei lavori di bitumazione del tratto di strada che collega la statale 97 con la provinciale per Dolcecanto.
Giovedì mattina la scoperta di due buche stradali creatisi sul rettilineo della strada, le cui foto sono state condivise sul social, hanno allarmato i responsabili dell'azienda i quali, verificata la natura dolosa dei danni, non hanno esitato a presentare una denuncia contro ignoti convinti che le due buche siano il risultato di profondi colpi di piccone.

Tutte da chiarire le motivazioni che avrebbero spinto alcuni a danneggiare la strada.
In attesa che gli agenti del Commissariato verifichino dinamica e responsabilità, la vicenda torna in politica per alimentare la guerra a colpi di comunicati stampa, in atto oramai da una settimana, tra il primo cittadino Alesio Valente e il consigliere regionale Mario Conca.
Da una parte il pentastellato si chiede: "Con quale coraggio si definiscono i lavori come portati a termine a regola d'arte? Ribadisco al sindaco che una bitumazione ottimale richiede quantomeno 3 cm di tappeto e 7 di binder, dei cordoli e non certo uno spessore di soli 50 millimetri, come quello applicato la scorsa settimana. D'altronde con 30mila euro, che ricordo comprendono anche l'installazione dei lampioni per la pubblica illuminazione, non si sarebbe di certo potuto fare meglio. Ed è proprio per questo che nei prossimi giorni depositerò un esposto alla Corte dei Conti per segnalare l'agire di questa amministrazione e verificare se determinati lavori ed affidamenti non configurino un danno erariale per le casse comunali".
Inoltre il pentastellato annuncia un accesso agli atti per verificare che quanto scritto dall'ufficio stampa del comune corrisponda al vero, ovvero "se il presidente del consiglio Lupoli possieda, nel permesso di costruire risalente all'amministrazione Vendola, l'autorizzazione per la bitumazione in proprio delle strade adiacenti allo stabile di sua proprietà. Abbiamo chiesto con il gruppo Gravina 5 Stelle le dimissioni del presidente del consiglio comunale perché è inaccettabile che, solo perché in una posizione privilegiata, si possa usufruire di favori che ad altri vengono negati, vedasi la rimozione dell'asfalto alle Case Bianche".

Critiche contro cui ha valente ha risposto senza lesinare parole e rabbia: "Per continuare ad alimentare confusione, si lega adesso l'installazione di lampioni agli interventi di bitumatura. Si dimentica però di dire, volutamente, che l'installazione dei lampioni ha avuto luogo nei mesi passati, in tutta l'area, esclusivamente su strade per le quali, da parte dei privati proprietari, è stato formalizzato l'impegno alla cessione in favore del Comune, dunque senza favori o personalismi".
Aggiunge il primo cittadino: "Le contestazioni sollevate coinvolgono il presidente del consiglio comunale, Giacinto Lupoli. Il dato non mi sfugge. E riaffermate linearità e correttezza dell'agire dell'amministrazione comunale, sono sicuro che lo stesso Lupoli non mancherà di fornire quanto prima i chiarimenti legati al suo operato in qualità di privato cittadino".

Il sindaco si dice disponibile a consegnare tutta la documentazione alla corte dei conti qualora il consigliere presenterà richiesta.
Intanto tra i due litiganti, chi continua a godere è proprio il presidente Lupoli che resiste in un assordante silenzio.