Capitale Cultura, prorogati i termini per la selezione delle 10 città
La decisione della giuria slitta al 20 gennaio
mercoledì 17 dicembre 2025
14.42
Chi aspettava domani per sapere l'esito della prima scrematura delle 23 candidate a diventare capitale Italiana della Cultura per il 2028 rimarrà deluso.
Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, infatti, ha emanato un decreto con il quale si stabilisce la proroga dei termini di scadenza della prima selezione che porterà alla fase finale solo dieci delle candidate che ambiscono a ricoprire il ruolo di Capitale Italiana della Cultura per il 2028.
Si passa così dalla data del 18 dicembre a quella del 20 gennaio.
A decidere chi passa e chi invece viene scartata, sarà la giuria composta da sette "saggi", capitanati Davide Maria Desario. Insieme a lui ci sono Stefano Baia Curioni, Vincenzina Diquattro, Luca Galassi, Luisa Piacentini, Davide Rossi e Vincenzo Trione.
Un pool di esperti già da diversi giorni a lavoro presso il Dipartimento per le attività culturali (DiAC) per valutare i 23 progetto e stilare una prima selezione, per arrivare al 27 marzo, data in cui verrà proclamata la Capitale Italiana della Cultura per il 2028: città vincitrice che succederà ad Agrigento 2025, L'Aquila 2026 e Pordenone 2027.
Tra le candidate in lizza anche la città di Gravina con il progetto "radici al futuro" che ambisce ad entrare tra i dieci, per giocarsi successivamente le proprie chances per far sì che Gravina venga eletta Capitale Italiana della Cultura per l'anno 2028.
Adesso bisognerà pazientare ancora per un mese circa, per conoscere quale sarà il destino della città murgiana.
Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, infatti, ha emanato un decreto con il quale si stabilisce la proroga dei termini di scadenza della prima selezione che porterà alla fase finale solo dieci delle candidate che ambiscono a ricoprire il ruolo di Capitale Italiana della Cultura per il 2028.
Si passa così dalla data del 18 dicembre a quella del 20 gennaio.
A decidere chi passa e chi invece viene scartata, sarà la giuria composta da sette "saggi", capitanati Davide Maria Desario. Insieme a lui ci sono Stefano Baia Curioni, Vincenzina Diquattro, Luca Galassi, Luisa Piacentini, Davide Rossi e Vincenzo Trione.
Un pool di esperti già da diversi giorni a lavoro presso il Dipartimento per le attività culturali (DiAC) per valutare i 23 progetto e stilare una prima selezione, per arrivare al 27 marzo, data in cui verrà proclamata la Capitale Italiana della Cultura per il 2028: città vincitrice che succederà ad Agrigento 2025, L'Aquila 2026 e Pordenone 2027.
Tra le candidate in lizza anche la città di Gravina con il progetto "radici al futuro" che ambisce ad entrare tra i dieci, per giocarsi successivamente le proprie chances per far sì che Gravina venga eletta Capitale Italiana della Cultura per l'anno 2028.
Adesso bisognerà pazientare ancora per un mese circa, per conoscere quale sarà il destino della città murgiana.