
Elezioni Politiche 2018
Annalisa Pannarale (LEU): «Grazie a Nichi la Puglia ha investito in cultura, da 50 centesimi a 4 euro a persona»
Le dichiarazioni della parlamentare di Liberi e Uguali, candidata al Senato
lunedì 19 febbraio 2018
11.20
Di seguito le dichiarazioni della parlamentare di Liberi e Uguali, Annalisa Pannarale (candidata al collegio plurinominale per il Senato 01), durante l'evento della campagna elettorale, tenutosi presso l'hotel Excelsior, con Nichi Vendola e il candidato Michele Laforgia.
«C'era una volta una terra bella ma poco conosciuta, una terra del cemento, una terra che non conosceva la tutela del patrimonio e del territorio, una terra della vecchia politica, una terra che investiva appena 50 centesimi in cultura per ogni persona. Poi arrivò un pazzo visionario, innamorato di questa terra che decise di rimescolare tutte le carte della vecchia politica. Parlava di terra migliore, di amore, di idee strambe e tutte possibili, di un progetto in cui la politica si metteva addirittura al servizio delle persone. Con quel pazzo visionario, che si chiama Nichi, quel territorio cambiò nel profondo: la bellezza del patrimonio e la salute delle persone diventarono delle chiavi per la crescita ecosostenibile, si attivarono nuove filiere produttive e creative, progetti di ricerca, di alta tecnologia, di innovazione sociale e quei 50 centesimi diventarono 4 euro. Quella terra è la nostra Puglia e questo pazzo visionario ha deciso ancora una volta di affrontare questo percorso difficile e bellissimo assieme a noi.
A tutti quelli che pensano che "tanto è sempre la stessa cosa", che "sono tutti uguali" e che la politica è inutile, distante e corrotta, io voglio dire che altre strade sono percorribili quando cambiano le priorità e le agende politiche. Il punto è da che parte si sta. A Matteo Renzi avrei voluto chiedere da che parte è stato il Pd in questi 5 anni con l'abbassamento del costo del lavoro, con le politiche di contrazione dei diritti, con il taglio della spesa sociale, con le politiche di destra, con il 95 per cento dei contratti a termine, con i 3 miliardi e mezzo del Piano di azione e coesione sottratti al Sud e con le candidature impresentabili di destra in Puglia. Dalla politica bisogna pretendere tutto: un reddito di esistenza, un lavoro tutelato e qualificato, città vivibili e solidali, un'istruzione gratuita. Alla politica dobbiamo tornare a chiedere tutto questo: la politica può essere altro, può essere una storia bella come quella che abbiamo vissuto qui in questa terra con Nichi Vendola».
«C'era una volta una terra bella ma poco conosciuta, una terra del cemento, una terra che non conosceva la tutela del patrimonio e del territorio, una terra della vecchia politica, una terra che investiva appena 50 centesimi in cultura per ogni persona. Poi arrivò un pazzo visionario, innamorato di questa terra che decise di rimescolare tutte le carte della vecchia politica. Parlava di terra migliore, di amore, di idee strambe e tutte possibili, di un progetto in cui la politica si metteva addirittura al servizio delle persone. Con quel pazzo visionario, che si chiama Nichi, quel territorio cambiò nel profondo: la bellezza del patrimonio e la salute delle persone diventarono delle chiavi per la crescita ecosostenibile, si attivarono nuove filiere produttive e creative, progetti di ricerca, di alta tecnologia, di innovazione sociale e quei 50 centesimi diventarono 4 euro. Quella terra è la nostra Puglia e questo pazzo visionario ha deciso ancora una volta di affrontare questo percorso difficile e bellissimo assieme a noi.
A tutti quelli che pensano che "tanto è sempre la stessa cosa", che "sono tutti uguali" e che la politica è inutile, distante e corrotta, io voglio dire che altre strade sono percorribili quando cambiano le priorità e le agende politiche. Il punto è da che parte si sta. A Matteo Renzi avrei voluto chiedere da che parte è stato il Pd in questi 5 anni con l'abbassamento del costo del lavoro, con le politiche di contrazione dei diritti, con il taglio della spesa sociale, con le politiche di destra, con il 95 per cento dei contratti a termine, con i 3 miliardi e mezzo del Piano di azione e coesione sottratti al Sud e con le candidature impresentabili di destra in Puglia. Dalla politica bisogna pretendere tutto: un reddito di esistenza, un lavoro tutelato e qualificato, città vivibili e solidali, un'istruzione gratuita. Alla politica dobbiamo tornare a chiedere tutto questo: la politica può essere altro, può essere una storia bella come quella che abbiamo vissuto qui in questa terra con Nichi Vendola».