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Suoli industriali venduti illecitamente, la denuncia di Mario Conca

Loculi cimiteriali e capannoni industriali venduti illecitamente e senza nessun titolo di proprietà. Questa l'ultima denuncia sottoscritta dal consigliere regionale Mario Conca in una richiesta di...

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Il pentastellato chiede chiarimenti al Comune. E sui loculi cimiteriali interpella la Diocesi

Loculi cimiteriali e capannoni industriali venduti illecitamente e senza nessun titolo di proprietà. Questa l’ultima denuncia sottoscritta dal consigliere regionale Mario Conca in una richiesta di chiarimenti inviata al primo cittadino Alesio Valente e al vescovo della Diocesi, monsignor Giovanni Ricchiuti.

La questione riguarda i suoli concessi agli artigiani locali negli anni Novanta con una concessione di 99 anni, e al prezzo di 20 milioni di vecchie lire lasciando in capo alla pubblica amministrazione la proprietà di suoli e opifici.

“Molti imprenditori negli anni hanno costruito i capannoni e tutt’ora sono in attività. Altri ci hanno provato ma hanno dovuto chiudere per le sfavorevoli congiunture economiche internazionali o per le crisi di settore, lasciando cosi abbandonati gli opifici, affittandoli o rivendendoseli. Altri ancora non ci hanno proprio provato, si sono tenuti l’area, o suolo che dir si voglia, e magari nel frattempo hanno perso pure lo status di artigiani o commercianti cessando la partita IVA. I più furbi – denuncia il consigliere Conca – si sono venduti i suoli pagati 10 mila euro a 130 mila euro, altri sono in procinto di farlo, o l’hanno appena fatto, con richieste più esose che toccano i 200 mila euro”.

“Ma si possono vendere aree pubbliche date in concessione?” chiede Conca al primo cittadino esortandolo a dare indirizzi politici specifici agli uffici comunali al fine di trovare soluzioni a situazioni illegittime.

Il consigliere suggerisce di dare un aut aut perentorio ai titolari di concessione che non hanno ancora edificato invitandoli in tempi ragionevoli ad avviare la loro attività pena la revoca della concessione stessa .

“Se quelli che stanno in Comune operassero in tal modo, si potrebbe dar seguito alle tante istanze di giovani o nuovi imprenditori alla ricerca disperata, da anni, di lotti per ampliare le loro aziende. Vi sembra corretto e legittimo impedire a chi ha i requisiti di poter avere l’opportunità di ottenere un’area in zona PIP oggi trasformata in orto in attesa dell’affare?” attacca il pentastellato che in coda chiama all’appello anche il vescovo Ricchiuti per denunciare la compravendita illegale di loculi cimiteriali, anche quelli concessi in uso alle confraternite ma difatti di proprietà comunale.