La città

Pnrr, quanti soldi a Gravina?

Tre progetti finanziati e altri candidati a finanziamento. Questo allo stato attuale delle cose la situazione degli interventi previsti sul territorio comunale, attraverso il Piano Nazionale di...

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Ecco i progetti finanziati o candidati ai fondi del piano di ripresa nazionale

Tre progetti finanziati e altri candidati a finanziamento. Questo allo stato attuale delle cose la situazione degli interventi previsti sul territorio comunale, attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Oltre 13 milioni di euro per realizzare alcune ambiziose progettualità che nei prossimi anni cambieranno il modo di vedere e vivere la città e che porteranno diversi servizi per riqualificare alcune zone periferiche di Gravina.

A cominciare dal progetto legato al Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQua) che prevede la riqualificazione e il recupero del “Parco urbano di Grottesolagne“, pensato per il miglioramento del contesto urbano, socio economico ed ambientale delle aree periferiche, che mancano di attrezzature e servizi e che vivono il degrado degli edifici e degli spazi aperti.

Secondo quanto previsto dal progetto la pineta di Grottasolagne, opportunamente valorizzata, “potrebbe svolgere una importante funzione ricreativa, ambientale e culturale oltre che un riscatto per le aree a nord dell’abitato che hanno vissuto anche le conseguenze della marginalizzazione a causa della presenza delle linee ferroviarie che hanno costituito una linea di divisione per la città”.

Verde e attrezzature sportive la cifra di un progetto finanziato per 2 milioni e 400mila euro (di cui 150mila di cofinanziamento).
Altra importante progettualità ammessa a finanziamento è quello denominato “Gravina#green connect“. Un progetto di realizzazione di infrastrutture verdi e servizi eco-sistemici nel centro urbano di Gravina, finanziato per un importo di 6 milioni e 300mila euro che prevede la costruzione di reti e percorsi della cultura con l’obiettivo di una ri-connessione verde della città densamente costruita e il canyon formato dal torrente gravina, con la città che verrà attraversata da una infrastruttura verde che consentirà di migliorare la vivibilità dello spazio urbano e la qualità di vita per le persone.

“L’intento- si legge nella narrativa del progetto- è l’elevazione dei livelli di qualità di vita degli abitanti delle zone a prevalente edilizia residenziale sociale, attraverso una pluralità di azioni dirette alla qualificazione morfologica, architettonica, energetica e ambientale di spazi pubblici e degli edifici, mediante l’integrazione delle dotazioni funzionali e tecnologiche, in ottica smart”.
Il progetto è finalizzato pertanto ad incentivare la mobilità lenta, ciclabile e migliorarne la fruibilità, in sicurezza. Oltre alla valorizzazione delle specificità del territorio, aumentando così l’attrattività turistica.

Infine, tra le progettualità finanziate, vi è anche quella del “rammendo e rigenerazione del quartiere di San Sebastiano attraverso la costruzione di servizi”. Si tratta di un progetto di 4 milioni e 421.260,30 euro che ha la finalità “di dotare le aree urbane di quei requisiti minimi in grado di rendere l’attuale agglomerato periferico parte integrate di un unico centro urbano”.
Tra gli altri interventi candidati a finanziamento in attesa di un riscontro c’è un progetto di riforestazione di circa 31mila mq a ridosso del torrente Gravina e la costruzione di una palestra scolastica per il plesso Scacchi per un importo pari a 608 mila e 260 euro. Il progetto prevede la realizzazione di una nuova palestra e la costruzione del corpo per gli spogliatoi, oltre alla realizzazione di elementi e struttura di collegamento al plesso scolastico preesistente.

A questo progetto rivolto al mondo della scuola, si aggiunge anche quello che prevede la realizzazione di un’area sportiva all’aperto nel plesso scolastico “San Domenico Savio” che, tra le altre cose, intende,– nell’ottica dei progettisti- “riconnotare l’intera struttura, dando una accezione polifunzionale e di qualità oltre a favorire un utilizzo ampliato delle strutture anche nelle ore extra scolastiche e incentivare la fruizione da parte di un turismo sportivo sostenibile”; con la valenza aggiuntiva di “trasmettere un forte messaggio sul piano didattico e di partecipazione attiva della scuola nella crescita fisica e personale dei cittadini, integrando spazi funzionali ad elevate performance impiantistiche ai più alti criteri di sostenibilità ambientale”.

Infine, un’altra proposta progettuale candidata a finanziamento riguarda il recupero e l’adeguamento funzionale dell’ex-convento di Sant’Agostino nel quale si intende creare un centro polifunzionale per attività di impatto sociale e di accoglienza.
Un progetto da 3 milioni di euro per il recupero di un bene di proprietà comunale di origine seicentesca, in stato di fatiscenza. Una struttura che domina l’antico rione “Fondovito” che ben si presta, per tipologia strutturale, ad ospitare attività di accoglienza e di animazione sociale che possano generare un’ampia gamma di benefici per la comunità cittadina.

Insomma, ce n’è di “carne a cuocere”, speriamo solo che i primi interventi possano partire presto e che non accada ciò che, a volte purtroppo, è successo in passato, ovvero che, per errori o sviste, si perdano questi finanziamenti, lasciando passare il treno del Pnrr carico di opportunità di crescita per la comunità.